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Nuovi casi di chikungunya a Roma, Regione a Comune: disinfestate

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Chikungunya, quattro nuovi casi a Roma, necessaria la disinfestazione.

Sembra che a Roma i problemi non finiscano mai! Adesso, dopo le alluvioni degli ultimi giorni e un allarme bomba fasullo, arriva un’altra spinosa questione: la chikungunya. Pare che l’entità dei casi accertati vada aumentando, quindi si muove la Regione che chiede al Comune perentoriamente di disinfestare.

L’allarme è scattato all’ennesimo ricovero. La Regione, verificati altri quattro casi di chikunguya a Roma, chiede al Comune di avviare una disinfestazione dopo le emergenze accertate ad Anzio e ora nella Capitale, e ha convocato una riunione per martedì 12 settembre.

“Oltre ai tre casi di Chikungunya di Anzio, altri quattro sono stati accertati nel territorio della Asl Roma 2 e già notificati al sistema di sorveglianza”, scrive la Regione in una nota. “La Asl da parte sua ha già indicato, per due volte, al Comune di Roma di procedere ad un piano straordinario di disinfestazione” dalle zanzare sul territorio comunale. “Convocata domani in Regione una riunione con il Comune di Roma, Dipartimento Tutela Ambiente.”.

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Cos’è la chikungunya

La chikungunya è una malattia virale trasmessa da zanzare infette, e al momento non esiste un vaccino. Dopo un periodo di incubazione di 3-12 giorni, si manifestano i sintomi simili all’influenza, febbre alta, brividi, cefalea, nausea, vomito e soprattutto importanti artralgie (da cui deriva il nome chikungunya, che in lingua swahili significa “ciò che curva” o “contorce”), tali da limitare molto i movimenti dei pazienti. Il tutto si risolve spontaneamente, in genere in pochi giorni, ma i dolori articolari possono persistere anche per mesi.

Possono esserci delle complicazioni più serie, anche se sono rare, e possono essere di natura emorragica (ma non in modo così grave come nella dengue) entro 3-5 giorni, o neurologica, soprattutto nei bambini. In rarissimi casi la chikungunya può essere fatale, più che altro in soggetti anziani con sottostanti patologie di base.

Il virus responsabile della chikungunya appartiene alla famiglia delle togaviridae, del genere degli alphavirus. Trasmesso dalle zanzare del genere Aedes, come Aedes aegypti (la stessa che trasmette la febbre gialla e la dengue) ed è presente soprattutto in zone rurali, mentre è raro o addirittura assente in vicinanza dei centri abitati. Un altro importante vettore è Aedes albopictus, comunemente chiamata zanzara tigre, che è anche presente nei centri abitati del nostro paese.

Non esiste alcun trattamento specifico contro il virus della febbre chikungunya, perciò la terapia è basata sullasomministrazione di farmaci sintomatici soprattutto per alleviare i dolori articolari (antipiretici ed anti-infiammatori ad eccezione dell’acido acetil-salicilico), riposo a letto e reintegrazione dei liquidi, ove necessaria. Le persone affette da febbre chikungunya dovrebbero essere protette dalle punture degli insetti, mediante applicazione di repellenti sulla cute, uso di zanzariere e di insetticidi negli ambienti in cui soggiornano, per evitare che possano propagare l’infezione.