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Ombrelli da studio fotografico: i migliori modelli

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Sono tra gli oggetti più iconici del mondo della fotografia, ma non tutti sanno a cosa servono: sono gli ombrelli da studio fotografico.

Ombrelli da studio fotografico: piccola icona di stile

Sono sicuramente tra gli oggetti più iconici e rappresentativi dei quegli antri degli stregoni postmoderni che prendono il nome di studi fotografici: gli ombrelli posti vezzosamente su dei cavalletti in giro per lo studio, con interni colorati in maniera diversa l’uno dall’altro e con l’unico tratto comune di essere tutti orientati in diagonale, sono tra le figure ricorrenti di qualsiasi film con al centro della narrazione un fotografo. Si pensi, ad esempio, all’iper-iconico Blow-up di Michelangelo Antonioni. Ma anche se in molti, magari, riescono a intuire, quasi istintivamente, la ragione della loro presenza in tale contesto apparentemente non attinente alla loro funzione, non tutti sanno descrivere con esattezza il loro utilizzo e la loro utilità.

Ombrelli da studio fotografico: a cosa servono

Proviamo a venire loro incontro. Un ombrello fotografico serve ad accogliere un fascio di luce diretta, ad esempio un proiettore cinematografico, e a modificarne alcuni parametri. Innanzitutto, la direzione (la luce viene orientata a seconda dell’inclinazione dell’ombrello), quindi la diffusione (alcuni ombrelli con superficie bianca traslucida – quindi non completamente riflettente – trasformano la luce diretta in luce diffusa, che in alcuni casi determina il classico effetto flou), e infine, eventualmente, la temperatura di colore (una superficie argentata riflette luce fredda, una dorata luce calda).

Ciò premesso, andiamo ora a prendere in esame dieci esemplari di ombrelli da studio fotografico, tra i più raccomandabili presenti sul mercato.

– Lastolite Joe McNally LL

A leggere le recensioni online e i commenti di appassionati ed esperti di fotografia, siamo in presenza di un prodotto tra i migliori in circolazione per quanto riguarda questa categoria di oggetti. Bianco-argento da una parte, nero dall’altra, offre sufficiente versatilità, e un coefficiente di diffusione della luce non facilmente raggiungibile da altri esemplari analoghi. I materiali sono di primissima scelta, e ad avvantaggiarsene è soprattutto la maneggevolezza: difficile trovare prodotti di queste dimensioni altrettanto pratici da chiudere e in grado di occupare, da chiusi, così poco spazio. Il marchio è un brand di proprietà della Manfrotto, da decenni una garanzia per tutto ciò che riguarda supporti e accessori per il cinema e – in maniera più tangenziale – per la fotografia.

– Neewer

Questo brand, che fa capo a un’azienda con sede nella sempre più tentacolare (almeno dal punto di vista della grande industria) Shenzhen, in Cina, rappresenta una delle (poche) certezze di cui possono disporre i fotografi di oggi. Una casa di produzione specializzata in attrezzature di supporto all’attività di fotografo, e in grado di fondere prezzi tutto sommato potabili e qualità, se non di alto profilo, di fattura comunque pregevole. In questo caso, ci troviamo al cospetto di un ombrello fotografico total white, ampio e leggero, con un buon telaio in fibra di vetro e una superficie riflettente di grande qualità. Un vero e proprio prodotto professionale a costi estremamente contenuti.

– Andoer

Ecco un altro marchio capace di fondere prezzi estremamente vantaggiosi con una qualità niente affatto trascurabile. Nella fattispecie, siamo al cospetto di una famiglia di ombrelli da studio fotografico di buona fattura, al netto dei materiali purtroppo facilmente deteriorabili. Il bell’argento del rivestimento interno assicura una riflessione della luce con un’interessante dominante fredda, e una modifica sostanziale della temperatura di colore, mentre il rivestimento esterno nero assicura la persistenza dell’illuminazione senza dispersione.

– BPS

In questo caso ci troviamo di fronte a un kit completo, nel quale, assieme a due ombrelli di media fattura – e grandezza alquanto ridotta – con doppia superficie bianco-argento e nera, troviamo due lampade da 5500 gradi Kelvin (dunque luce fredda) a risparmio energetico e relativi stativi per sorreggerle. Il segreto principale di questa combo risiede nel rapporto qualità-prezzo: con poche decine di euro, ci si porta a casa un kit completo, dalla resa tutto sommato più che dignitosa.

– DynaSun

Un altro kit da studio fotografico professionale, forse il più completo per quanto riguarda una fascia di prezzo gestibile anche dai non professionisti (ma che desiderano comunque curare nel dettaglio ogni aspetto dei loro lavori). In questo caso, assieme al treppiede (con portalampada incorporato, ma la lampada non è inclusa nel kit), troviamo ben tre ombrelli: un diffusore bianco, un riflettente argento per luce fredda e un riflettente dorato per luce calda e/o flash. Il marchio è quello di una solida azienda con sede in Germania, ma la componente cinese è arrivata anche lì: cinese, infatti, è l’amministratore delegato della compagnia.

– Ex-Pro 84

In questo caso, ci troviamo in presenza di un prodotto in tutto e per tutto semiprofessionale, che per giunta non fa nulla per occultare questa sua natura. Fattura semplice, materiali non troppo ricercati, nessuna peculiarità degna di nota, se non l’ottima superficie argentata che quantomeno garantisce un discreto raffreddamento della luce. Adatto agli amatori che desiderano spendere poco.

– Tarion 43Inch 2in1 Reflexschirm

Altro ombrello economico ma con una piacevole peculiarità: il rivestimento nero esterno è rimovibile, cosicché si può avere ombrello riflettente e a luce diffusa in un solo oggetto, semplicemente svestendo o rivestendo il telaio. Un vantaggio non indifferente, soprattutto per coloro che desiderano spendere somme non ingenti per questo tipo di oggetti, e magari ritrovarsi con due ombrelli in uno.

– Godox MangroveSkeeter

Ottimo ombrello a basso costo, anche in questo caso è come ritrovarsi con due ombrelli al prezzo (modico) di uno. Le due superfici oro e argento sono reversibili con un semplice movimento, e garantiscono un’oscillazione della temperatura di colore della luce tanto drastica quanto piena, assicurando così un’ottima resa fotografica. Uno degli oggetti più smart tra quelli a disposizione di un fotografo con pochi soldi in tasca ma tanta ambizione.

– Walimex

Altro prodotto tanto solido e affidabile quanto sostanzialmente classico e privo di particolari benefit. Va bene lo stesso, dal momento che già così com’è svolge egregiamente il lavoro che è chiamato a fare. Doppia superficie bianca e nera, e una cura dei materiali niente affatto scontata. Produce un’altra azienda tedesca dalla buona e solida reputazione nel settore.

– TooGoo

Classico ombrello per luce diffusa, nel suo total white traslucido, trasforma un fascio di luce potente e invasivo in un alone luminoso morbido che sembra posarsi sugli oggetti e sui corpi umani con delicatezza e persino soavità. Per gli amanti delle illuminazioni da fotoromanzo, o per chi, semplicemente, sbarca il lunario girando film per matrimoni e prediciottesimi, materiali audiovisivi in cui questo tipo di effetti luminosi sono super-utilizzati.