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Omicidio Firenze: la vittima ha aperto la porta all'assassino

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Un omicidio in casa, senza segni di scasso all'ingresso. Il cadavere nudo ritrovato dal fidanzato. Un reggiseno nero ritrovato a pochi metri dal luogo del ritrovamento. Sono questi i principali dettagli che compongono il quadro generale dell'assassinio della 35 enne statunitense Ashley Olsen, ucc...

Un omicidio in casa, senza segni di scasso all’ingresso. Il cadavere nudo ritrovato dal fidanzato. Un reggiseno nero ritrovato a pochi metri dal luogo del ritrovamento.

Sono questi i principali dettagli che compongono il quadro generale dell’assassinio della 35 enne statunitense Ashley Olsen, uccisa tramite strangolamento nella sua abitazione in via Santa Monica, a Firenze. “I have a stalker” scriveva su Instagram Ashley. Erano i primi di settembre e il commento è relativo ad una foto di lei con il cane, un beagle di nome Scout. Una foto in cui la ragazza è stata ritratta, forse a sua insaputa, ma che gli inquirenti giudicano, per il momento, non significativa, perché Ashley avrebbe usato il termine stalker in tono scherzoso. Eppure, chi ha scattato quella foto, finora non sarebbe stato individuato, e, in assenza del cellulare della vittima, non ritrovato, l’individuazione potrebbe essere un po’ più complessa.

Sembra escluso dall’elenco dei sospettati anche il fidanzato di Ashley, un pittore 42 enne di nome Federico Fiorentini, il cui alibi è ritenuto molto solido. Le indagini si stanno concentrando sugli incontri che la donna potrebbe avere fatto al Montecarla, un locale di via de’ Bardi, sempre a Firenze, dove pare si trovasse la notte fra giovedì e venerdì scorsi, ovvero nelle ultime ore in cui è stata vista viva. Oggi si eseguirà anche l’autopsia, dalla quale potrebbero emergere dettagli utili. L’ipotesi è che Ashley Olsen possa avere incontrato qualcuno e che l’omicidio sia l’esito di un approccio di tipo sessuale forzato o finito male. Tutto farebbe pensare ad un omicidio non premeditato, ma l’esatta dinamica degli eventi che hanno portato alla morte della giovane deve ancora essere ricostruita con esattezza. Da capire anche se l’omicidio sia avvenuto davvero dentro l’abitazione o se il cadavere vi sia stato portato e, da questo punto di vista, potrebbero risultare molto utili le immagini delle telecamere di sorveglianza presenti nella zona nei pressi dell’appartamento di via Santa Monica, che al momento gli investigatori stanno visionando.