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Omicidio Noemi, in arrivo il risultato della perizia psichiatrica sul 17enne assassino

Noemi

Possibile svolta per quanto riguarda il caso dell'omicidio di Noemi Durini, la ragazza brutalmente uccisa dal fidanzato, reo confesso dell'omicidio

Possibile svolta per quanto riguarda il caso dell’omicidio di Noemi Durini, la ragazza brutalmente uccisa dal fidanzato, reo confesso dell’omicidio. E’ infatti in arrivo il risultato della perizia psichiatrica sul diciassettenne assassino.

Omicidio Noemi, in arrivo la perizia psichiatrica del fidanzato assassino

Sono in arrivo i risultati della perizia psichiatrica effettuata nei confronti del diciassettenne, reo confesso di aver ucciso la fidanzata Noemi e per il quale il Gip del Tribunale per i Minorenni di Lecce Ada Colluto, ha disposto la convalida del fermo.

In special modo, il killer soffrirebbe di una particolare patologia: “Un’organizzazione borderline di personalità con capacità intellettive al limite”.

Secondo quanto riferito dal Gip, sembra che il ragazzo non abbia mostrato “cenni di reale senso di colpa”. Inoltre, nella convalida del fermo, il Gip conferma che esista una reale possibilità di fuga da parte del ragazzo, in quanto ritiene che “egli non rimanga coerente in quel suo atteggiamento rispetto alla vicenda e si renda irreperibile magari anche per cercare di risolvere a suo modo la situazione di totale avversione sociale che avverte nei confronti suoi e della sua famiglia”.

Secondo il magistrato, sono tutti elementi che “non possono portare in ogni caso a ritenere in questa fase che il ragazzo non fosse pienamente in grado di intendere e di volere nel momento in cui ha commesso l’azione delittuosa”.

Infine, ha poi concluso: “È evidente che allo stato non è possibile soddisfare le esigenze cautelari con misure meno gravi, mentre proprio un contesto totalizzante, pienamente regolato e separato come quello dell’Istituto penale minorile può consentire di creare le condizioni minime per la profonda ricostruzione della personalità”.

In questo momento l’assassino diciassettenne è stato trasferito nel carcere minorile di Bari. Ma è probabile che la sua destinazione futura sarà in Sardegna.

Nel frattempo è stata disposta per la giornata di oggi l’autopsia nei confronti della povera Noemi, da cui si potrà capire con che modalità sia morta la giovane sedicenne.

La testimonianza di un amico dell’assassino

Intanto è arrivata una testimonianza da parte di un amico del fidanzato assassino, che ha spiegato come la situazione con Noemi fosse decisamente complicata: “Era molto arrabbiato piangeva e urlava in dialetto: ‘O mi uccido o vado a ucciderla‘”, ha dichiarato l’amico.

Il ragazzo ha confermato la sua versione durante gli interrogatori a cui è stato sottoposto: “Quella notte ci siamo incontrati perché lei mi aveva nuovamente chiesto di uccidere i miei genitori e simulare una rapina, ribadì che se non collaboravo l’avrebbe fatto con Noemi… Avevano deciso di comprare una pistola”.

Proprio in base a questa testimonianza, è possibile che il diciassettenne “abbia agito con premeditazione poiché la sera precedente intorno alle 21, un amico l’aveva visto all’esterno di un bar di Montesardo che vistosamente arrabbiato piangeva ed urlava dicendo in dialetto locale o mi uccido vado ad uccidere questa ….”.