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Omosessualità latente e repressa: i danni psicologici

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In molti casi chi è omosessuale fa fatica ad ammetterlo: ecco quali sono i danni psicologici di un'omosessualità latente e repressa Non è facile nascondere la propria identità sessuale dopo essersi resi conto di essere omosessuale. Si tratta di un momento difficile che va affrontato con forza e...

In molti casi chi è omosessuale fa fatica ad ammetterlo: ecco quali sono i danni psicologici di un’omosessualità latente e repressa

Non è facile nascondere la propria identità sessuale dopo essersi resi conto di essere omosessuale. Si tratta di un momento difficile che va affrontato con forza e determinazione, senza lasciarsi sopraffare dai sensi di colpa o da emozioni negative. L’omosessualità latente e repressa è la tipica condizione di chi scopre improvvisamente di essere gay dopo aver avuto una serie di relazioni eterosessuali ed essersi sempre ritenuto tale. In realtà, secondo psicologi ed esperti, non può esistere un’omosessualità latente o repressa: chi è omosessuale sa di esserlo, non si mette alla ricerca di sintomi oppure non si sveglia un giorno all’improvviso e fa “coming out”.

Quando si parla di omosessualità latente lo si fa quindi in modo improprio, confondendo questo concetto con la repressione del proprio orientamento sessuale. Quando si dice che qualcuno si è scoperto gay a 40 anni significa che solo a quell’età ha accettato la sua omosessualità e ha deciso di renderla pubblica: in realtà lui ne era al corrente molto prima. L’orientamento sessuale si manifesta abbastanza precocemente durante l’adolescenza, ed è poi chiaro già verso i 13/14 anni.

L’omosessualità repressa consiste quindi nel vivere facendo finta di essere eterosessuale, adattandosi così ai dettami della società senza dare ascolto al proprio (reale) orientamento sessuale. Ovviamente questa condizione provoca con il passare del tempo ripercussioni negative a livello psicologico. Ad esempio, potrebbe portare ad ossessioni compulsive nei riguardi del sesso, oppure allo sviluppo di tendenze masochistiche e perverse. E’ quindi auspicabile che chiunque, prendendo atto del proprio orientamento sessuale, abbi il coraggio di manifestarlo a se stesso e agli altri, con fiducia e serenità.