Giovanni Busà Ore 11.30 del mattino presso l’Ospedale le Scotte Siena, azienda sanitaria universitaria. Si verifica il crollo di in controsoffitto di lamiere che ferisce 5 persone. Il crollo è avvenuto in uno dei corridoio della struttura che conducono al reparto di Medicina Nucleare. Fortunatamente le ferite riportate dai malcapitati si limitano a leggere escoriazioni e a tagli di lieve entità. Il servizio di soccorso è intervenuto immediatamente dopo l’incidente. Non sono stati rilasciati i nomi, né il ruolo delle cinque persone ferite
Al momento la zona del crollo è stata interdetta al passaggio del personale e dei pazienti. Non si conoscono ancora le cause che hanno portato al crollo del controsoffitto. L’azienda ospedaliera universitaria ha aperto una inchiesta per chiarire i motivi del cedimento strutturale. Oltre ai reparti dedicati alle cure, l’azienda ospedaliera ospita un cospicuo numero di studenti universitari e tirocinanti di medicina e infermieristica dalla locale università cittadina.
Ospedale le Scotte Siena
La vasta struttura gode ancora di buona salute ma non poche negli anni sono state le lamentele di impiegati e pazienti per lo stato di incuria in cui versa oggi l’Ospedale le Scotte Siena. L’ospedale senese deve già la sua fama inoltre a un caso conclusosi appena ieri, che vedeva due suoi medici indagati per omicidio colposo per la morte di un giovanissimo ragazzino.
L’Ospedale Santa Maria le Scotte di Siena dunque non sembra avere vita facile. Sembrerebbe che i due filoni fondamentali delle cronache italiane si siano qui intrecciati: quello della malasanità e quello dello della debolezza strutturale degli edifici sul territorio nazionale. Filoni particolarmente noti nelle cronache giornaliere che contano un sacco di casi e creano un gran da fare al Ministero delle Salute e ai suoi dipendenti. In questi tempi di crisi è infatti difficile per il settore pubblico della sanità riuscire a far pervenire finanziamenti pubblici atti al rinforzamento e alla ristrutturazione degli edifici pubblici più vecchi. Finanziamenti rimandati fino al varo del prossimo decreto mille proroghe, previsto per il prossimo anni. Un problema questo assillante che può diventare veramente pericoloso nel caso si presentino fenomeni naturali di natura distruttiva. Come i terremoti, che costantemente fustigano il nostro paese, specie le regione del Centro Italia. Ancora aperta è la tremenda ferita che ha scosso il Paese.
Metaforicamente anche questo piccolo crollo può essere il simbolo di una Italia che lentamente crolla, pezzo per pezzo, mentre
