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Ostia, respinto il ricorso della difesa: Roberto Spada resta in carcere

Ostia

Dopo i fatti di Ostia, Spada resta sotto accusa con il tribunale di Roma che ha rifiutato la sua richiesta di scarcerazione.

Roberto Spada resta sotto accusa. Il tribunale del Riesame di Roma ha respinto il ricorso chiesto dalla sua difesa. In carcere dal 9 novembre per aver aggredito a Ostia Daniele Piervincenzi, giornalista della troupe della trasmissione Rai Nemo, e il cameraman Edoardo Anselmi, Spada è accusato per lesioni gravi e violenza privata aggravata dal metodo mafioso e da ingiustificabili motivi. La sua reazione con una testata ha provocato la rottura del naso al giornalista.

Ostia, testimoni corrotti

Spada si trova attualmente nel carcere di Tolmezzo, nella provincia di Udine, nella sezione di alta sicurezza. L’aggressione è avvenuta nei pressi della palestra della quale Roberto Spada è il titolare, davanti a circa dieci testimoni che, assistendo all’accaduto e alle pesanti minacce di Spada, non hanno prestato alcun soccorso al giornalista e al cameraman e hanno invece sottolineato che la troupe “qui non ci doveva venire”.

Spada, ‘non sono affari loro’

L’intervista era stata organizzata dalla trasmissione Rai Nemo per fare luce sui fatti riguardanti i rapporti tra il clan di Spada e CasaPound. In risposta, definendo che tali domande “non sono affari loro”, Spada, oltre a rompere il setto nasale al giornalista Piervincenzi, ha colpito con un bastone il cameraman Edoardo Anselmi, provocandoli un trauma cranico.

Un altro verbale

La procura aveva depositato inoltre al Riesame anche il verbale reso da due collaboratori di giustizia: Michael Cardoni e Tamara Ianni. Cardoni ha raccontato delle prepotenze attuate da Roberto Spada nei confronti di Maurizio Cirielli costretto a cedere al clan la sua abitazione. «Spada – ha detto a verbale Cardoni – si era impossessato dell’abitazione di Maurizio Cirielli perché lo stesso (Cirielli) non aveva pagato una partita di droga». Ha poi aggiunto lo stesso Cardoni: «La casa è quella di via Guido Vincon dove Roberto Spada abita tutt’ora (e dove è stato arrestato lo scorso 9 novembre). Nella stessa operazione Spada aveva ceduto a Cirielli un’altra abitazione insieme a 2000 mila euro. Ovviamente la casa di cui si è impossessato Spada è molto più grande rispetto a quella che era di proprietà di Cirielli». «Cirielli – ha concluso Cardoni – è stato costretto ad accettare per paura di ritorsioni da parte degli Spada che si era vantato anche in mia presenza delle sue capacità». Intanto la paura di ritorsioni da parte del giornalista Daniele Piervincenzi resta ancora, ma Spada rimane in carcere, e da lì può solo picchiare la sua testa sul muro.