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Ozark Henry "Sogno un feat con Morricone e Paolo Conte"

Ozark Henry

Dopo il singolo di successo "I'm your sacrifice" il cantante belga è tornato con il suo nuovo album "Us" e sogna una società libera come la musica in free download.

Ozark Henry è tornato. Quattro anni dopo il successo indiscusso di “I’m your sacrifice” non ha smesso di sognare: il suo nuovo album “Us” è uscito da poco, e il suo nuovo singolo “A Dream that never stops” ha già più di 350mila ascolti su Spotify. Molti lo paragonano a David Bowie ma lui confessa:”E’ un amico ma non penso di assomigliargli così tanto come dicono tutti”- e poi – “Lui è stato un punto di riferimento per me”. Insomma a detta di Piet lui del “duca bianco” ha molto poco: i sogni e l’aspirazione. Ecco cosa ha detto ai microfoni di Notizie.it.

L’intervista ad Ozark Henry

Ti aspettavi che il tuo singolo “I’m your sacrifice” potesse riscuotere così tanto successo?
“Bè..sin da quando è uscito il singolo in Belgio, ero sicuro che sarebbe stato in grado di legarsi al pubblico molto velocemente, quello che è successo è principalmente collegato al fatto che sono stato capace di credere nel potenziale e in tutte le occasioni che sono servite a far conoscere il brano al pubblico”.

Sei un sognatore? possiamo dire che lo sei? Cosa ci dici a proposito del tuo nuovo singolo? “A dream that never stops”?
“Bè..ho un sogno, dobbiamo avere il coraggio di fare scelte migliori per la nostra società, non dobbiamo affrontare quello che ci succede ora pensando alle cattive scelte fatte in passato. Le persone hanno un atteggiamento sbagliato, il fatto che dobbiamo vivere e affrontare il terrore per tutto il tempo è inaccettabile… è totalmente sotto lo standard umano. Penso che le persone debbano trovare un modo molto sofisticato e molto intelligente per risollevare la situazione…”

Quindi credi nei sogni?
Credo ciecamente nei sogni e credo davvero che esista un modo migliore per andare d’accordo e vivere in un mondo migliore, ne sono sicuro!”

Qualcuno mi ha detto che assomigli a David Bowie!
Non penso di assomigliare a David Bowie ma…Ho una relazione speciale con lui, quando ho iniziato a cantare lui aveva detto di essere fan del mio album di debutto, da sempre sono rimasto in contatto con lui e penso che è anche grazie a lui che ha creduto…in quello che faccio, se anche io ho trovato me stesso e se ho creduto fortemente in quello che ho fatto. Ho cercato di dare il massimo in quello che facevo e che ho continuato a fare: fare musica, la musica che faccio oggi. Ed è grazie a lui, a volte si ha bisogno di qualcuno in grado di darti lo stimolo per andare nella direzione giusta, che è un po’ come una strada, che non sembra così facile da prendere ma artisticamente interessante, ed è quello che ho fatto”.

Quali sono gli artisti che ti hanno influenzato di più?
“Sono davvero tanti…Tra i tanti, sicuramente non posso non citare David Bowie ovviamente, Kate Bush…Devo menzionare anche i Joy Division e tutti i gruppi post-punk che mi hanno formato sin dalla giovinezza. Ma anche “la roba” che esce oggi, come gli “XX”, London Grammar, tutta la nuova musica che secondo me è molto correlata al passato, ma le cose legate al passato hanno un significato profondo, e sono abbastanza forti da essere immortali”.


Nessun Italiano?
“Certo, ci sono Paolo Conte, Ennio Morricone, Elisa…mi piace molto la loro musica”.


Ti piacerebbe collaborare con un artista italiano?
“Ho già collaborato con Elisa, e mi piacerebbe farlo con artisti come Paolo Conte ed Ennio Morricone…sarebbe fantastico”.


Quali sono i progetti per il futuro?
“C’è un nuovo album, “Us”, che stiamo promuovendo credo fermamente nella musica in free-download, sto lavorando e cercherò di rendere la mia musica accessibile a tutti da qualunque dispositivo. Ho anche mixato il mio album in free-download, ma non ho avuto il tempo ancora di condividerlo. Credo fermamente che dal passaggio mono – stereo, ora si debba passare da stereo a musica freeD…E sarà un’esperienza favolosa, perchè poi fare musica sarà eccitante come in un concerto dal vivo”.