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Paesino della Puglia offre 2mila euro a chiunque voglia trasferirsi lì: i requisiti

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Candela, paesino in provincia di Foggia in Puglia, è in grave crisi demografica, ed il sindaco Nicola Gatta offre incentivi per ripopolarlo.

Il tempo passa, e le epoche cambiano. Un esempio ne è Candela, comune in provincia si Foggia, che negli anni Novanta veniva chiamata la piccola Napoli, ed era molto visitata dai turisti. Da allora, il paesino della Puglia ha subito un drastico calo demografico, talmente grave che Candela rischia di diventare una città fantasma. Il sindaco Nicola Gatta è preoccupato per la situazione, e ha pensato ad un incentivo per ripopolare il centro abitato. Sembra che questo progetto stia dando i propri frutti.

Paesino Puglia disabitato

Il sindaco Nicola Gatta, riconfermato primo cittadino lo scorso anno, è stato intervistato dalla CNN, ed ha dichiarato che vuole “riportare la popolazione alle 8 mila unità degli anni Novanta, quando Candela veniva chiamata la ‘Piccola Napoli’ per le sue strade piene di turisti e venditori urlanti. Lavoro ogni giorno con passione e dedizione per riportare Candela ai suoi antichi splendori”. Quella di Nicola Gatta è un nobile obiettivo, anche se non è facilissimo da raggiungere in tempi brevi.

Offerta per trasferirsi

Ma sono necessari degli incentivi per trasferirsi nel paesino della Puglia. Per questo, come spiega Stefano Bascianelli, braccio destro del primo cittadino di Candela, verranno dati 800 euro per i single, 1200 per le coppie, da 1500 a 1800 euro per i nuclei familiari composti da tre membri e 2000 euro per le famiglie di 4 o 5 persone. L’offerta include, poi, anche la possibile esenzione delle tasse sui rifiuti e per gli asili pubblici. I requisiti, però, sono tre: prendere la residenza lì, affittare una casa e avere un lavoro con un salario di almeno 7500 euro l’anno. Ovviamente, il comune non vuole gente che viva sulle loro spalle.

Questa promozione sembra avere successo per ora. Provenienti dal nord della penisola, sono già sei i nuclei famigliari che hanno deciso di trasferirsi a Candela, contribuendo quindi al suo risollevamento demografico.

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Royalties non versate

Tuttavia Candela ha anche altri problemi, oltre la crisi demografica. Il comune pugliese, infatti, ‘vanterebbe’ un credito milionario. Sul territorio ci sono distese di pale eoliche e non è arrivato nessun finanziamento di ristoro. È lo stesso Nicola Gatta a sollevare il problema su Facebook, chiedendo espressamente l’intervento del presidente della regione Puglia Michele Emiliano.

Immaginabili le conseguenze sui bilanci (250mila euro all’anno per una comunità piccola come Candela sono parecchi soldi) e le difficoltà con la Corte dei Conti, che di quelle somme nel frattempo chiede conto. Tanto che Nicola Gatta non fa fatica a prevedere di chiudere, qualora si continui di questo passo. Per non parlare della beffa rispetto ad un territorio che ha stravolto la sua immagine a fronte di royalties fissate ad una somma irrisoria, che non va oltre il 2.5%. Purtroppo quello di Candela non è affatto un caso isolato. Anche Manfredonia, Ascoli Satriano, Troia, Castelluccio, Rignano ed altri centri stanno vivendo situazioni analoghe.