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Paga da 2mila euro e a tempo indeterminato, ma nessuno vuole accettare

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Un posto di lavoro a tempo indeterminato e con una paga minima di 2mila euro. Una manna dal cielo? Ma nessuno vuole accettare.

Il lavoro

Ecco in breve di cosa si tratta: la Cts, azienda di autotrasporti di Scorzè (Venezia), sta cercando 150 persone da inserire nell’organico. Si cerano autisti di camion, in possesso della patente E e con abilitazione Cqc. I ritmi di lavoro non sono dei più rilassanti, certo: potrebbe capitare di lavorare continuatamente dal lunedì al venerdì, di lavorare nei giorni festivi o di fare turni di notte. Ma la cosa che sembra davvero allettante è la paga: si parte da un minimo di 2mila euro fino a 2500 euro mensili ed è un contratto a tempo indeterminato. Vista la crisi degli ultimi tempi, ci si aspetterebbe che a questo annuncio abbiano risposto in molti. E invece non si riesce a trovare nessuno che voglia fare questo lavoro. Roberto Scarpa, fondatore e direttore dell’azienda dal 1985, intendeva riempire questi 150 posti entro il 2018, ma sembra essere un’impresa impossibile.

Nessun volontario

L’azienda è davvero disposta a tutto pur di rendersi appetibile. La paga da 2mila euro è già un invito generoso, ma stanno anche progettando di mettersi in riga con le nuove regole europee sull’inquinamento. E’ in progetto, infatti, di acquistare 150 nuovi automezzi a metano, di modo da consumare meno e inquinare ancora meno. Ma non è l’azienda che non convince o la paga, è il mestiere di per sé che non attira. Scarpa ha messo prima annunci sui principali portali per la ricerca del lavoro; ha fatto poi i colloqui diretti in azienda ma non c’è stato nulla da fare. “Trovare personale in possesso delle patenti guida necessarie per ricoprire questo incarico non è facile. Così come non è semplice individuare persone veramente interessate a questa professione.” Racconta Scarpa, che vede di fondo uno scarso interesse da parte degli inoccupati più o meno giovani verso l’incarico di autista di camion.

La ricerca dei lavoratori

A quanto pare nemmeno la paga molto allettante può far dimenticare il grande sacrificio che comporta dover viaggiare, letteralmente notte e giorno, per tutta Europa. “In Italia i giovani non sono attratti da questo lavoro. Perché è faticoso, è necessario accettare orari notturni per le consegne locali, o dal lunedì al venerdì per i viaggi di linea nazionali.” racconta Scarpa, che si vede ormai perso nella ricerca di lavoratori di buona volontà. Continua a insistere a offrire una buona paga e un posto fisso, a tempo indeterminato, ma quando non c’è la volontà di affrontare lunghi viaggi è difficile che qualcuno accetti. Ma non sono solo i giovanissimi a rifiutare questa offerta di lavoro. Anche persone più mature, che magari hanno avuto una minima esperienza nel settore, preferiscono continuare la ricerca del lavoro per approdare a un posto che sia più calmo, anche se retribuito con una paga minore. Il mercato del lavoro è diventato complicato anche per questo: spesso si trovano offerte di lavoro allettanti all’apparenza, ma che nascondono un fondo di grande sacrificio che quasi nessuno è disposto ad affrontare.

(Altri lavori a cui guardare: “Graduatorie personale ATA: come funzionano“)