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Pagamenti con bancomat e carte di credito: arriva la multa per chi non li accetta

Dal gennaio 2018 obbligatoria

Il vice ministro dell’Economia Luigi Casero annuncia per oggi il voto per sanzionare gli esercenti e i professionisti che non accettano pagamenti con bancomat e carta di credito.

Il provvedimento

Novità per i pagamenti

Presto scatterà la multa – annunciata più volte – per i negozianti o i professionisti che non accetteranno il bancomat o la carta di credito per i pagamenti – compreso quello di un caffè -. Il provvedimento, la cui violazione comporterà l’ammenda di 30 euro, è stato firmato dal vice ministro dell’Economia Luigi Casero, il quale l’ha inserito nella nuova legge di bilancio, che sarà varata oggi, lunedì 16 ottobre, e sarà attuato dal gennaio del 2018.

Nuove modalità di pagamento

Lo scopo dichiarato della nuova norma è quello di contrastare l’evasione fiscale e rinnovare il sistema con un aumento della tracciabilità, favorendo appunto i pagamenti elettronici in Italia, già prassi negli altri Paesi europei. Perciò ci sono stati contatti tra il Governo e le banche: la Bce ha appunto sottolineato che il nostro è indietro per l’utilizzo di pagamenti elettronici e ovviamente con le somme pagate con tali modalità, ma Bankitalia ha fatto comunque presente che quest’anno vi è stato un incremento dell’ammontare dei pagamenti elettronici dai 54 miliardi del 2014 ad oltre 62. Il nuovo sistema consentirà all’Agenzia dell’Entrate di essere a conoscenza del reale guadagno degli esercenti, sia di valutare che le spese dei contribuenti corrispondano effettivamente al reddito che hanno dichiarato.

Già con la legge di stabilità del 2016, esercenti e professionisti – come medici e avvocati – erano tenuti ad accettare carte elettroniche a partire dalla cifra di 5 euro, ma non era ancora prevista una sanzione anche per cifre al di sotto della stessa. Si prevedono anche sgravi fiscali di piccola entità – non ancora decisi – nei confronti di chi pagherà con bancomat e carte di credito categorie professionali come tassisti, idraulici e medici.

Regolamento per i Pos

Nuovo strumento per il pagamento

Per permettere pagamenti di questo tipo, è previsto l’obbligo per negozianti e professionisti di dotarsi di Pos: cosa significa “Pos”? Point of sale, ovvero il dispositivo elettronico per i pagamenti, che in questo modo vanno direttamente sul conto o carta prepagata del creditore. Potrebbero però essere esenti dall’obbligo di averli, alcune categorie di professionisti che, pur disponendo della partita Iva non hanno contatti diretti con il pubblico, come gli avvocati degli studi legali associati. La nuova norma soddisfa i consumatori, come hanno fatto sapere le loro associazioni, ma scontenta i professionisti, che paventano i costi elevati, perciò si cercherà di contenerli. Adesso non rimane che vedere in concreto le conseguenze di questa “novità” a livello economico, che potrebbe far emergere molti pagamenti “in nero”.

Le dichiarazioni del vice ministro Casero

Ha annunciato la nuova norma

Il vice ministro dell’Economia Luigi Casero ha spiegato così la sanzione per negozianti e professionisti che non accettano pagamenti con bancomat e carte di credito: “Si tratta di una sanzione quasi simbolica, ma che indica un cambio di marcia importante”. E ha fatto presente che per esempio categorie come tabaccai e benzinai sono “sostanzialmente favorevoli”, anche se come altre sono preoccupate per i possibili costi dei Pos.