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Palasharp abbandonato - fotografie

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Si entra attraverso i buchi nella cancellata. Si dorme su cartoni buttati sugli spalti o stesi su assi di compensato che un tempo formavano le scenografie. L'ex Palasharp, struttura 'temporanea' costruita a Lampugnano nel 1986, oggi è un rifugio per disperati. Senzatetto e tossicodipendenti dormono...

Si entra attraverso i buchi nella cancellata. Si dorme su cartoni buttati sugli spalti o stesi su assi di compensato che un tempo formavano le scenografie. L’ex Palasharp, struttura ‘temporanea’ costruita a Lampugnano nel 1986, oggi è un rifugio per disperati. Senzatetto e tossicodipendenti dormono ogni notte nel gigantesco pallone che nei sogni della giunta di Letizia Moratti doveva essere “il nuovo polo dello sport milanese”. Poi toccò alla giunta di Giuliano Pisapia fare promesse: “Troveremo una destinazione all’area”, dichiarò nel luglio 2011 l’assessore alla Coesione sociale, Marco Granelli. Non è successo. E nella struttura deserta uomini senza una casa convivono con i topi. La derattizzazione comincerà a breve, ma sul destino dell’area non c’è alcuna certezza. “L’augurio è che torni presto a essere un luogo pubblico, vissuto dai milanesi”, dice Simone Zambelli, presidente del consiglio di Zona 8. Smontare il Palasharp costerebbe 600mila euro, per questo la situazione è paralizzata (Franco Vanni)