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Palermo, scandalo sulle case confiscate alla mafia ed occupate da abusivi

Palermo

Palermo senza limiti, viene spontaneo dire, dopo che si è tornati a parlare di una serie di case confiscate alla mafia, ma da anni occupate da abusivi.

Palermo che lotta contro la mafia e vince, e che poi lascia che delle case confiscate a Cosa Nostra siano occupate da anni da inquilini abusivi.

La lotta alla mafia è una cosa serie, che serve maledettamente al nostro tormentato Paese e che in diversi casi fa centro, riuscendo a confiscare beni di valore ai malavitosi, ma che poi non riesce ad utilizzare queste risorse nel modo dovuto, e che anzi diventa terreno di conquista per altri delinquenti, come in taluni casi possono essere classificati gli inquilini abusivi.

A portare di nuovo alla ribalta un caso già presentato diversi anni fa, è stata la trasmissione satirica in onda su Mediaset “Striscia la Notizia”, la quale ha presentato il caso di alcuni appartamenti della zona di Palermo.

Queste abitazioni dopo le dovute indagini, sono state sottratte a Cosa Nostra già nel 2011. Per dare un segnale forte all’organizzazione mafiosa ed alla cittadinanza palermitana e non solo, il Demanio assegnava gli appartamenti alla Questura di Palermo, per fare in modo che tali alloggi fossero messi a disposizione delle famiglie dei poliziotti.

Un gesto importante, un segnale chiaro e forte a chi mette in discussione la centralità dello Stato e dei suoi rappresentanti. Eppure qualcosa va storto, e gli appartamenti, anziché essere abitati dalle famiglie dei poliziotti, finiscono per essere occupati da altri inquilini, più precisamente abusivi, che senza troppi complimenti ancora oggi, dopo oltre nove anni, sono ancora lì.

La trasmissione Mediaset torna a parlare di questa triste storia, ed in particolare segnala tra gli abusivi quella di un cantante neo-melodico della zona, che fa sfoggio di sé sui social con nuove e potenti autovetture, ma che di lasciare una casa che occupa senza alcuna legittimità, evidentemente proprio non ne ha voglia.

Uno schiaffo al sacrificio di molti rappresentanti della Giustizia, uno sgarbo alla Istituzioni, che pure fra tante difficoltà interne ed esterne, riesce ad assestare colpi da rimarcare contro le organizzazioni mafiose come è Cosa Nostra, ma che poi si perdono quando si tratta di completare al meglio alcune attività apparentemente di mero contenuto amministrativo.

Tra palazzine ed appartamenti privi di manutenzione se non come detto, abusivamente occupati, la vergogna va avanti, senza trovare l’auspicata messa a norma dell’intera situazione.

A rendere il caso ancora più desolante, il fatto che la Questura palermitana, dopo non essere riuscita a sgombrare i locali ed assegnarli come previsto alle famiglie dei poliziotti, è arrivata ad interrompere i pagamenti dell’acqua, determinando così un buco di circa 6.400 Euro, che pure prima o poi andrà estinto con la Società fornitrice del servizio.

Per altro l’iniziativa della Questura ha portato problemi certamente importanti per le circa 90 famiglie che occupano regolarmente, questa volta, gli altri alloggi. Come dire che oltre al danno questa storia comporta anche una beffa per un bel numero di onesti cittadini palermitani, che si sono ritrovati senza nemmeno l’acqua.

Le ultime notizie riportate nel servizio andato in onda, riguardano il fatto che la Questura sembra non avere le risorse per gestire gli appartamenti, e che dunque la stessa definirà la restituzione degli immobili.

La Questura comunque, si è comunque sbrigata a dichiarare che gli appartamenti, prima della restituzione, saranno comunque sgombrati dagli inquilini abusivi. C’è solo da sperare che ciò avvenga, anche se questo comporterà che le famiglie dei poliziotti non potranno mai prendere possesso di questi alloggi.