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La paura: le basi scientifiche e perché ci fa bene

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Paura una piccola parola per grandi reazioni. I sintomi della paura sono tanti e gli studi fatti hanno chiarito i nostri atteggiamenti di chiusura.

Studi sulla paura

Con l’esperienza noi associamo a diversi input delle risposte di difesa. Per questo motivo possiamo dire che l’origine della paura non è solo biologica ma è anche cognitiva. Nel 1920 furono pubblicati i dati emersi dall’esperimento fatto sul piccolo Albert. Su un bambino di 9 mesi lo psicologo John B. Watson ha indotto una fobia. Il bambino precedentemente sano è stato sottoposto all’ascolto di un suono sgradevole ogni volta che giocava con un topolino bianco. Prima di questo esperimento il bambino giocava tranquillamente con il topolino morbidoso. Dopo alcune esposizioni a quel rumore il bambino piangeva subito alla vista del topo. Il condizionamento però non è stato solo per il topo ma bensì per tutti gli oggetti pelosi. Anche le fobie nascono per un meccanismo simile. Associamo ad un’esperienza prima neutra un’esperienza negativa. Durante una situazione rischiosa o di paura il nostro corpo subisce una trasformazione radicale. Le pupille si dilatano, il cervello riesce a prendere decisioni immediate. L’adrenalina crea uno stato di allerta. Prepara la mente ad agire, il corpo a scattare. Per questo motivo i vasi sanguigni si contraggono e danno più ossigeno ai muscoli.

Paura cos’è

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Chi nella propria vita almeno una volta non ha avuto paura? Ma cosa è la paura? ” Non aprire quella porta chissà cosa ci sarà dietro”! La paura è ciò che si prova quando si vive una situazione di pericolo. A volte però siamo noi stessi a ricercarla. Basti pensare a quanti ragazzi vanno sulle montagne russe per provare il brivido e scatenare adrenalina. La situazione di pericolo che ci si presenta ci fa agire in diversi modi. C’è chi fugge, chi combatte, chi si congela. La cosa più giusta da fare sarebbe quella di viverla. Vivendola possiamo immagazzinare un bagaglio di esperienze che ci servono come scorta per il futuro.

Motivi per cui abbiamo paura

C’è sempre un motivo dietro a qualsiasi cosa. Dietro la paura i motivi sono tanti eccone alcuni dei più standard.

Paura dell’ignoto

Noi temiamo quello che non conosciamo. Qualsiasi cosa ci cambi la nostra organizzazione di vita è vista come una paura. Sarò in grado di affrontarla? Riuscirò a risolvere quel problema? La sicurezza l’uomo l’ha per quello che ad oggi ha sperimentato. Tutto ciò che è nuovo lo rende insicuro ed instabile. Niente si può prevedere ma questa cosa va vista come un bene. Come disse la famosa psicologa Susan Jeffers “Non esistono scelte sbagliate, ci sono solo opportunità diverse”.

Non credere in noi stessi

Non ce la faccio, non sono capace. Guardare l’obiettivo da raggiungere spesso ci fa sentire piccoli ed inadeguati. Se noi lasciamo la nostra zona di tranquillità e ci buttiamo forse possiamo anche non riuscire ma almeno ci abbiamo provato. Una volta che si incomincia a provare la paura viene meno. Un errore da non fare è quello di paragonarci agli altri. No tutti all’inizio sono dei principianti. L’unico metro che dobbiamo usare è con noi stessi e nessun altro.

Siamo soli

A volte nel vivere una situazione ci si sente soli. Non si ha l’appoggio di nessuno. L’oppressione che noi sentiamo è data dalla responsabilità di dover prendere una decisione. Se ci fosse qualcuno vicino saremmo portati a delegare e non risolveremo la nostra paura. Prima di prendere una decisione che spaventa ci si siede a pensare, pensare, pensare. Si vagliano tutte le varie possibilità pensate e si decide come agire. Va ascoltato il nostro istinto sempre.

C’è sempre un’altra scelta

A volte si pensa che una decisione presa sia categorica e poi non ci sia via di uscita. Non è così. Ad esempio si vuole lasciare il lavoro perché non soddisfatti ma si ha paura che l’unico risultato sia la disoccupazione. Non è così è vero il detto “Si chiude una porta si apre un portone”. Tutto dipende da come ci poniamo. Dobbiamo essere positivi, cercare altre soluzioni ed intraprendere altre strade. Solo la non volontà porta alla non riuscita della cosa.

Attaccamento morboso alle cose

Siamo portati d’istinto ad indossare le pantofole quando una cosa oramai per noi è assodata. Spesso non viviamo la vita ma semplicemente sopravviviamo per paura di cambiare. Non lascio il marito anche se violento, non lascio la città anche se non c’è lavoro. Queste cose provocano nell’uomo una involuzione e non un’evoluzione.

Soluzioni alla paura

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A volte bisognerebbe partire dalle piccole cose per riuscire a capirne e risolverne altre più grandi. C’è sempre una soluzione a tutto e niente ci deve spaventare. Ogni mattina davanti allo specchio osservando il nostro viso dobbiamo spronarci ed amarci. La stima verso noi stessi è importantissima e ci porta a credere nelle cose che facciamo ed in quelle che vorremmo fare. Niente ci deve spaventare e niente ci deve fermare. Siamo protagonisti della nostra vita e non spettatori per paura. La vita è una sola e dobbiamo viverla a pieno. Sconfiggiamo la paura ed andiamo incontro al nostro futuro carichi e positivi.