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PEC: come attivarla in poche ore

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Guida all'attivazione di una casella di posta elettronica certificata, meglio conosciuta come PEC. Si chiama posta elettronica certificata, meglio conosciuta con l'acronimo PEC. Non ancora diffusa ufficialmente in tutto il mondo - al momento è riconosciuta solo in Italia e a Hong Kong, ma l'iter b...

Guida all’attivazione di una casella di posta elettronica certificata, meglio conosciuta come PEC.

Si chiama posta elettronica certificata, meglio conosciuta con l’acronimo PEC. Non ancora diffusa ufficialmente in tutto il mondo – al momento è riconosciuta solo in Italia e a Hong Kong, ma l’iter burocratico per adottarla è già partito in molti altri paesi -, dalle nostre parti ha valore legale e può essere utilizzata per corrispondenze che necessitano di un crisma di ufficialità. Da un punto di vista giuridico, l’invio e la ricezione di un messaggio inviato tramite PEC ha lo stesso valore legale di una raccomandata con ricevuta di ritorno (il servizio deve per legge produrre degli avvisi elettronici di avvenuta ricezione da inviare al mittente), purché la mailbox del ricevente sia a sua volta una PEC. Inoltre, questo protocollo può contemplare, a discrezione dell’utilizzatore, l’utilizzo di una firma digitale, quale ulteriore certificazione di autenticità.
Per attivare una casella di posta elettronica certificata, è necessario rivolgersi a uno dei gestori autorizzati all’erogazione di tale servizio. La PEC, infatti, proprio per la sua natura intrinseca di documento ufficiale, risponde a criteri di verifica e sicurezza diversi da quelli adottati dai normali provider di posta elettronica come Yahoo!, Hotmail o Gmail. Tra i gestori autorizzati troviamo, fra gli altri, enti pubblici come Poste Italiane ma anche aziende private come Aruba o Register.it, oltre ovviamente alla Pubblica Amministrazione del Governo Italiano (che però nel 2014 ha sospeso il suo servizio di PEC gratuita). Non a caso, l’ambito in cui la PEC è attualmente più diffusa e utilizzata è proprio la Pubblica Amministrazione. L’autorizzazione a erogare servizi di PEC, come la sua eventuale revoca, è regolato dall’ente DigitPA, già CNIPA (Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione), unica autorità preposta a tale discernimento.
Una volta scelto l’erogatore del servizio (anche in base ai costi e alle necessità: le PEC business possono arrivare a costare anche 80 euro ogni anno), si inizia versando la quota annuale tramite transazione elettronica. Quindi, bisogna inviare al gestore alcuni formulari compilati in ogni loro parte con le informazioni personali di base (indirizzo, contatti telefonici e email e altro) e una copia della propria carta d’identità (scansionata oppure inviata via fax). Il servizio sarà attivato non appena i dati del richiedente saranno stati processati, verificati e registrati; il più delle volte, tale processo viene ultimato nell’arco di ventiquattro ore.