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#PerAmorVostro, film con Valeria Golino dal 17 settembre

#PerAmorVostro, film con Valeria Golino dal 17 settembre

Sarà in sala da giovedì 17 settembre #PerAmorVostro, il film di Giuseppe M. Gaudino che a #Venezia72 ha fatto vincere alla sua protagonista, una straordinaria Valeria Golino, la Coppa Volpi per la miglior interpretazione femminile, la seconda della sua carriera, dopo quella conquistata con...


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Sarà in sala da giovedì 17 settembre #PerAmorVostro, il film di Giuseppe M. Gaudino che a #Venezia72 ha fatto vincere alla sua protagonista, una straordinaria Valeria Golino, la Coppa Volpi per la miglior interpretazione femminile, la seconda della sua carriera, dopo quella conquistata con Storia d’amore nel 1986.

Nel film la Golino interpreta Anna Ruotolo. La donna ha tre figli adolescenti, due ragazze e un ragazzo sordo (e in casa tutti parlano nella lingua dei segni).

Anna sente di vivere una vita priva di senso e, infatti, il film, con originale scelta stilistica, è girato in bianco nero, come se lo sguardo della donna avesse contagiato quello della macchina da presa. Per paradosso, solo il mare appare a colori: un paradosso, perché Anna dice di averne paura.

A rompere questa cappa di silenzio e grigiore esistenziale sarà l’irruzione nella sua vita di Michele (Adriano Giannini), un attore che forse riuscirà a riaccendere in lei la fiamma della vita e della speranza nel futuro.

A un certo punto Anna afferma “a furia di dirlo sono diventata anch’io una cosa da niente”: una frase che riecheggia un grande regista, Michelangelo Antonioni, anche lui innamorato dei personaggi femminili rinchiusi, prigionieri delle convenzioni e delle abitudini, ridotti a cose appunto.

Cosa ha portato Anna nel suo opaco mondo senza colore? Un altro paradosso: l’amore per gli altri, come svela il titolo del film, soprattutto per la famiglia, il figlio in primis. L’essersi sacrificata per gli altri ha inaridito Anna, l’ha condotta in un vicolo cieco.

Ulteriore paradosso: il film è ambientato a Napoli. La città del sole e del mare, del colore per eccellenza. Eppure Anna la “vede” in bianco e nero. Inoltre le suggestioni alla Gomorra (la criminalità organizzata, la triste realtà del degrado e del precariato) non sono centrali, nel film, anzi.

Gaudino mescola le carte come fa con la colonna sonora, in cui il barocco convive con il Quartetto Cetra. Perché Napoli, secondo la celebre definizione di Benedetto Croce, era ed è “un paradiso abitato da diavoli”.

Ci voleva un’interprete come Valeria Golino, napoletana senza stereotipi, per affrontare e vincere una sfida così intensa e vibrante.

Carlo Faricciotti