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Perché si chiama Sindrome di Stoccolma

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La Sindrome di Stoccolma è un disturbo comportamentale che descrive il rapporto d'affetto che si crea tra vittima e carnefice.Perché si chiama proprio così? La Sindrome di Stoccolma è una situazione particolare che si crea quando la vittima di un sequestro si affeziona al proprio aguzzino, al p...

La Sindrome di Stoccolma è un disturbo comportamentale che descrive il rapporto d’affetto che si crea tra vittima e carnefice.Perché si chiama proprio così?

La Sindrome di Stoccolma è una situazione particolare che si crea quando la vittima di un sequestro si affeziona al proprio aguzzino, al punto tale da provare affetto nei suoi confronti. In generale si utilizza questa espressione anche quando lo stesso disturbo si verifica in casi di violenza e abusi su donne e minore. Anche in questo caso le vittime di violenza sviluppano un meccanismo inconscio che le porta a provare affetto per i violentatori e a giustificare il comportamento. Questo avviene come pratica di sopravvivenza e di difesa. In situazioni così difficili, le vittime cominciano a credere che la loro salvezza dipende dai carnefici. In questo senso non si tratta di un disturbo patologico quanto piuttosto di uno comportamentale, che porta le vittime ad amare i propri aguzzini. Ma perché si chiama proprio Sindrome di Stoccolma? La risposta risiede in un fatto di cronaca.

Sindrome di Stoccolma: il perché del nome

Tutto ha avuto origine il 23 agosto del 1973 in Svezia. Alle 10:15 due rapinatori fecero irruzione nella Banca di Stoccolma, sequestrando quattro impiegati per 5 giorni. Nei giorni del sequestro, quando le vittime avevano pian piano capito che la loro incolumità dipendeva dai sequestratori più che dalle forze dell’ordine, il clima era molto teso. La polizia cercava di trattare con i sequestratori per salvare gli impiegati. Sequestratori e vittime avevano però cominciato a collaborare e a coprirsi a vicenda. Da parte delle vittime era nato un inspiegabile rapporto affettivo. Alla fine la polizia riuscì a liberare tutti gli ostaggi e ad arrestare i rapinatori. Ma la vicenda non finisce qui. Proprio per quel sentimento d’affetto che era nato durante i giorni del sequestro, le vittime andarono più volte a trovare i rapinatori in carcere. Ma la Sindrome di Stoccolma è spiegata da quello che successe dopo.

Una delle vittime fu segnata dalla vicenda al punto tale da arrivare a divorziare dal marito per sposare uno dei rapinatori. Per spiegare lo strano sentimento che si era creato tra le vittima e carnefice si pensò quindi di usare il nome di Sindrome di Stoccolma.