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Investì motociclisti e scappò: fermato pirata della strada al carcere di Pontedecimo

pirata della strada

Un pirata della strada che ha fatto due feriti gravi a Rivarolo; è stato fermato al carcere di Pontedecimo dove andava a trovare la madre detenuta

E’ successo a fine agosto. All’una del 25 agosto in via Rivarolo una Peugeot ha travolto una moto con a bordo marito e moglie, una coppia di quarantenni genovesi, di ritorno a casa. Un vero e proprio pirata della strada, dunque, che naturalmente non si è fermato a soccorrere i due, andandosene a “motore levato”. E lasciando i corpi a terra senza chiamare i soccorsi.

I feriti sono stati soccorsi dai sanitari del 118 e trasferiti al pronto soccorso, dove sono stati dimessi con prognosi di venti e trenta giorni ciascuno.

Pirata, le indagini

Le indagini sono state iniziate dal reparto della polizia giudiziaria della municipale con il prezioso aiuto della testimonianza di un cittadino di passaggio quella notte. Un testimone oculare decisamente coraggioso perché non si è limitato solo a vedere gli accadimenti ma, come un segugio del crimine, ha rincorso la Peugeot individuando il conducente.

Nel momento in cui il pirata della strada è sceso dalla macchina, si è ritrovato gli occhi puntati dell’inseguitore che ha fotografato visivamente il soggetto: un uomo 25enne e una ragazza più giovane a seguito.

Al ché il valido indagatore per caso, ha chiamato prontamente la polizia per raccontare del suo intervento e richiamandoli sul luogo. Ciò ha permesso subito di rintracciare la targa della Peugeot coinvolta nell’incidente, con l’avvio di un indagine da parte della polizia giudiziaria della municipale.

L’automobile è risultata proprietà di una ditta ove gli agenti hanno recuperato il nome del fruitore del veicolo il quale si è levato da ogni responsabilità sull’incidente facendo altri nomi di altrettanti utilizzatori del veicolo.

Alla fine di una lunga indagine dovuta anche a una lista colma di nominativi è saltato un nome che, come da descrizione della testimonianza del zelante cittadino inseguitore, risultava essere un giovane né più né meno uguale all’identikit offerto.

Tra l’altro, subito dopo una ricerca negli archivi della questura, è emersa una foto che ha permesso il riconoscimento del soggetto da parte del testimone.

Si tratta di un giovane albanese senza fissa dimora e non rintracciabile. Le indagini sono andate avanti nel tempo e alla fine hanno riportato al carcere di Pontedecimo dove è reclusa la madre dell’indagato. Così, sono state monitorate le entrate da parte dei parenti e amici della donna detenuta e proprio dieci giorni fa si è potuta confermare la presenza del ragazzo.

Il pirata della strada è stato fermato da due pattuglie della municipale proprio all’uscita del carcere e trasportato in questura. Il reato a lui attribuito è omissione di soccorso con guida senza patente.

La Peugeot è stata sequestrata e il proprietario è stato denunciato per incauto affidamento.

Stavolta il senso civico di un cittadino e la perseveranza degli investigatori della Polizia Municipale hanno fatto si che il pirata della strada venisse rintracciato e messo di fronte alle proprie responsabilità. Ma cosa fare nel caso in cui non si riesca a risalire al pirata?

I passi giusti

Per primissima cosa, in caso in cui si ha a che fare con un pirata della strada, occorre sporgere denuncia contro ignoti. Se interviene invece l’autorità, è il caso di acquisire il rapporto stilato.
Se risulta danneggiato il mezzo, si deve fare eventualmente periziare.

A questo punto ad opera di un esperto è bene fare la richiesta di accesso al Fondo di garanzia delle vittime della strada e all’assicurazione competente per territorio, secondo la designazione del Fondo.

Esistono associazioni che garantiscono assistenza legale gratuita, anche in caso siate stati vittime di incidenti causati da pirati della strada.

Prestare la massima attenzione nel caso siate investiti da un veicolo non assicurato. Ed anche in questo caso inviare la richiesta di accesso al Fondo di Garanzia delle vittime.