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Poggioreale: detenuto algerino aggredisce agenti della polizia penitenziaria

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Il Sappe della Regione Campania ha resto noto nella giornata di oggi che 5 agenti sono dovuti ricorrere alle cure sanitarie. Ecco perchè. Un detenuto alegrino del carcere di Poggioreale (Napoli) ha aggredito gli agenti in divisa all'interno del carcere, facendo scattare un campanello d'allarme. Ma...

Il Sappe della Regione Campania ha resto noto nella giornata di oggi che 5 agenti sono dovuti ricorrere alle cure sanitarie. Ecco perchè.

Un detenuto alegrino del carcere di Poggioreale (Napoli) ha aggredito gli agenti in divisa all’interno del carcere, facendo scattare un campanello d’allarme. Ma andiamo con ordine.

Il Sappe è il Sindacato autonomo polizia penitenziaria che coordina e aiuta gli agenti in queste situazioni difficili che si ripetono ormai quotidianamente ma non vengono notate dai media e sono sottovalutate dall’Amministrazione Penitenziaria perchè ritenute “non gravi”.

Emilio Fattorello, segretario nazionale per la Campania afferma, concordando con Donato Capece (segretario generale) che questi episodi si sono duplicati dopo che è stato attivato il regime di carcere aperto, rendendo il luogo penitenziario soggetto a vigilanza dinamica.

In che cosa consiste questo nuovo regime entrato in vigore l’anno scorso? Sostanzialmente ogni detenuto, una volta entrato definitivamente in carcere (ovvero non è in stato di fermo e basta) viene valutato da un team specializzato che ha lo scopo di capire se può diventare violento per motivi futili o indurre gli altri carcerati alla rivolta e via dicendo di modo da capire se può effettivamente stare nelle celle comuni o deve essere isolato.

Inoltre vengono dimunite le barriere fische che dividono i detenuti dagli agenti penitenziari, i quali diventano “la barriera”. In precedenza infatti la legge veniva definita di “sicurezza dinamica“, il che fa una certa differenza.