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Poltrone di design famose: la classifica

Poltrone di design

Quali sono le poltrone di design più famose nel panorama mondiale? Ecco una carrellata di quelle che maggiormente hanno influenzato l'immaginario collettivo.

Ci sono poltrone entrate nell’immaginario collettivo. Sono poltrone strane, o meglio, non convenzionali, che hanno segnato in modo indelebile la storia del design e fissato nuovi canoni di riferimento per le future generazioni di poltrone. La bellezza di queste sedute ne ha accompagnato il comfort, e ha imposto nuovi archetipi alla tradizione di poltrone standard. Vediamo, allora, quali sono le cinque poltrone di design più famose.

Le poltrone di design famose

Una poltrona è, sì, un elemento utile al relax, ma nell’economia della casa ha anche una spiccata funzione d’arredo. È per questo motivo che i più famosi designer del mondo hanno lavorato sulle sue forme, per accentuarne la duplice funzione. Tutte queste poltrone testimoniano il binomio perfetto tra utilità e bellezza. Con forme innovative che hanno ispirato intere generazioni di giovani artisti, ecco le cinque poltrone di design più famose.

La poltrona Barcelona

Una delle poltrone più famose, è la poltrona Barcelona progettata da Mies Van der Rohe nel 1929. È una seduta minimalista composta di acciaio e pelle, disegnata per il padiglione tedesco dell’Esposizione universale di Barcellona. A seguito della prima versione, ne uscirà un’altra nel 1953 con piccole variazioni in ottica di una produzione seriale. I diritti della poltrona oggi appartengono al marchio Knoll.

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La poltrona LC2

Le Corbusier progetta la LC2 nel 1929 per il Salone d’autunno di Parigi. La poltrona è un inno alla semplicità, con una struttura d’acciaio che dà forma e confine ai cuscini in pelle o tessuto. L’innovazione, per l’epoca, è enorme. Le Corbusier, infatti, concepisce l’oggetto come un’ottimizzazione del concetto di comfort. Senza fronzoli, senza sprechi. Oggi la poltrona esiste in diversi colori.

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La Egg di Jacobsen

Questa poltrona è uno di quegli oggetti di design talmente rappresentativi da essere diventata un’icona. Presentata nel 1958 per arredare il Royal Hotel di Copenaghen, la Egg si ispira alla forma di un uovo. Le sue curve sono pensate per amplificare il comfort e avvolgere il fruitore. Essendo destinata a un hotel, l’obiettivo di Jacobsen era quello di pensare a una seduta che, oltre alla comodità, offrisse anche una sensazione di privacy.

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La poltrona Sacco

Progettata da tre architetti italiani, Gatti, Paolini e Teodoro, la poltrona Sacco è, a tutti gli effetti, uno degli oggetti di design più rappresentativi del secolo scorso. L’anno di uscita della seduta ne racconta un po’ anche la storia. Il 1968, infatti, oltre che anno di grandi battaglie sociali, è anche un periodo di rottura dagli schemi classici nel mondo dell’arte. La poltrona non è altro che un sacco riempito di polistirolo espanso, decisamente una novità nel panorama tradizionale del design. Non ha una struttura portante, ma le sue forme accompagnano le linee.

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La poltrona 41 Paimio

Alvar Aalto e sua moglie si occupano, nel 1932, degli arredi per l’ospedale di Paimio, in Finlandia. Le poltrone, quindi, dovevano, sì, essere oggetti di design, ma avevano anche una funzione fondamentale di comfort. Aalto opta, allora, per legno e tessuto, una combinazione di materiali calda e più adatta a una situazione asettica come quella di un sanatorio. La poltrona 41 diventerà talmente famosa nel panorama artistico, da essere esposta anche al MoMa di New York.

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