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Lago Pertusillo a Potenza inquinato, l’ENI minimizza ma rimangono dubbi

Lago Pertusillo

Lago Pertusillo ancora al centro di polemiche dopo alcune dichiarazioni dell’ENI. Il lago ha subito un versamento di petrolio, ma i dati non sono chiari.

Il Lago Pertusillo in provincia di Potenza è stato sicuramente sede di un versamento di idrocarburi, ma per quanto rivelato dal programma Mediaset “Striscia la Notizia” sono ancora diverse le cose non chiare.

L’episodio che ha riguardato l’inquinamento del lago Pertusillo nell’area della provincia di Potenza, ha interessato e non poco gli abitanti della zona, nonostante questo tuttavia, a distanza di tempo mancano ancora degli elementi che possano tranquillizzare l’opinione pubblica.

Come noto già dal 2002 a seguito di una segnalazione dell’AGI si venne a sapere di una perdita di greggio che invase le acque del lago Pertusillo. Tale versamento di olii si aggirava sui 3 mila litri.

Dieci anni più tardi furono tirati in ballo dei traffici di rifiuti pericolosi sempre nell’area del lago Pertusillo, il quale va ricordato viene utilizzato in Basilicata ed in Puglia, sia a scopo irriguo, sia come fonte potabile.

A conferma che il lago da tempo è esposto a diverse fonti d’inquinamento c’è anche il fatto che nel 2016 si sono registrate le dimissione del Ministro dello Sviluppo Economico Federica Guidi.

Il lago di Pertusillo è inserito geograficamente a soli 8 chilometri dal più grande giacimento presente in Europa e su terra ferma di idrocarburi, e questa particolare dislocazione di certo non ha aiutato la “salute” del lago artificiale in provincia di Potenza.

L’ultimo episodio che lo ha portato alla ribalta della cronaca è il versamento di idrocarburi che vengono estratti dalla zona in questione da specifiche piattaforme in cui operano l’ENI e la Shell.

La comunicazione in merito a tale perdite purtroppo, non è stata celere come si vorrebbe, e per diverse settimane soltanto riprese aeree eseguite da privati, hanno di fatto costretto le società responsabili dell’estrazione degli idrocarburi, a rilasciare delle dichiarazioni pubbliche.

Per quanto si è appreso dal servizio mandato in onda da “Striscia la Notizia” infatti, Carlo Vito Russo, Executive Vice Presidente di ENI per l’area del centro-sud d’Europa, il versamento di idrocarburi a danno del lago Pertusillo sicuramente c’è stato.

Il dirigente ENI tuttavia, ha minimizzato tale perdita di sostanze inquinanti, in virtù dei dati offerti dai sistemi di rilevazione presenti nelle condutture utilizzate per l’estrazione degli idrocarburi.

Insomma l’ENI conferma l’inquinamento del lago, ma per ciò che i propri strumenti rilevano, la perdita di idrocarburi è di modeste quantità, e dunque l’allarme lanciato da alcuni media e la preoccupazione degli abitanti della zona sarebbero fuori luogo.

Secondo quanto riportato dal programma Mediaset, le pessime condizioni delle cisterne utilizzate nell’attività estrattiva degli idrocarburi risalirebbero già al 2008. Ecco perché i soli dati forniti dall’ENI non convincono del tutto. L’ARPA del resto in passato aveva ammesso l’insufficienza dei sistemi di controllo.

Infine, per quanto dichiarato dalla Professoressa Albina Colella, ordinaria di geologia dell’Università della Basilicata, il verso della corrente lascerebbe presupporre che gli idrocarburi versati nel lago, potrebbero aver contaminato le acque del Pertusillo.

Quale Ente pubblico farà chiarezza sulla cosa? Ed in quanto tempo? I cittadini di Basilicata e Puglia meritano una risposta certa sulla qualità delle acque del lago.