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Presidenziali Usa 2016, Google potrebbe influenzare il voto

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Google potrebbe influenzare l’esito delle elezioni negli Stati Uniti d’America. A sostenerlo è l’autorevole rivista Science. Ecco in che modo. Le elezioni americane per il prossimo presidente e il rinnovo del Congresso sono ormai alle porte. L’8 novembre, i cittadini statunitensi saranno ...

Google potrebbe influenzare l’esito delle elezioni negli Stati Uniti d’America. A sostenerlo è l’autorevole rivista Science. Ecco in che modo.

Le elezioni americane per il prossimo presidente e il rinnovo del Congresso sono ormai alle porte. L’8 novembre, i cittadini statunitensi saranno chiamati a votare, scegliendo i loro prossimi rappresentanti politici.

Alla ricerca di informazioni risponde solo Google

In questo scenario, non c’è dubbio che molti elettori cercheranno informazioni sui candidati, leggeranno articoli su di loro, seguiranno le ultime notizie. Nell’era del web, però, le informazioni transitano attraversano motori di ricerca. In altre parole, le informazioni che molti elettori cercheranno saranno in buona parte filtrate dagli algoritmi di Google.

Niente criteri di democrazia negli algoritmi dei motori di ricerca

Su questo tema si è concentrata la rivista Science (ripresa anche dal sito wired.it), arrivando a discutere di un vero e proprio effetto del web sui risultati delle elezioni. Citando precedenti studi, Science ha evidenziato come gli algoritmi utilizzati dai motori di ricerca non tengano in alcun conto eventuali criteri di democrazia, di parità o di imparzialità dei contenuti principali mostrati. Il criterio secondo il quale si mostrano i link evidenziati nella prima pagina dei risultati di Google non premia, in effetti, la bontà dei contenuti, ma il livello di indicizzazione rispetto alla stringa di ricerca.

Tuttavia, gli utenti tendono a considerare quegli stessi link come i più affidabili, assegnando loro caratteristiche che, in realtà, non possiedono.

Google determinante per la scelta del prossimo presidente Usa

L’ipotesi peggiore, in questa situazione, è che i risultati mostrati via web agli elettori in cerca di informazioni possano essere pilotati ad arte. Secondo gli studi condotti, una manipolazione dei risultati di un motore di ricerca di universale utilizzo (cioè Google) potrebbe spostare di percentuali non trascurabili l’esito di una votazione. Da quanto osservato nel corso di opportune sperimentazioni, si parla di frazioni fra il 2 e il 10%. Chiaro che, in caso di votazioni plebiscito, l’influenza sarebbe nulla. Altrettanto chiaro che, nel caso di esiti decisi all’ultimo voto, l’influenza dei motori di ricerca potrebbe risultare fondamentale.