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Primarie Pd: alta affluenza con oltre un milione e mezzo di votanti, Renzi davanti

Matteo Renzi primarie pd

Partecipazione importante alle Primarie del Partito Democratico, l'affluenza si attesterebbe intorno a 1,9 milioni di votanti e Renzi sarebbe tra il 65% ed il 70%

Matteo Renzi continuerà a guidare il Pd in veste di segretario? Così sembrerebbe stando agli ultimi dati relativi alle primarie del Pd di oggi, che hanno visto un’affluenza ben superiore a qualsiasi aspettativa. Lo si era già capito in mattinata, quando il primo dato delle ore 12 parlava di oltre 700mila votanti; la sfida tra l’ex premier, il guardasigilli Orlando ed il governatore della Puglia Emiliano ha portato il popolo dem a partecipare in gran numero, non frenato nemmeno dal ponte del 1 maggio, e così alle 17 l’affluenza ai seggi in tutta Italia aveva toccato 1.493.751. Secondo la mozione Renzi Matteo alla chiusura, alle 20, si sarebbero sfiorati il milione e 900mila votanti e, come sottolineato dal portavoce Richetti, Renzi dovrebbe stare tra il 65 ed il 70%. Si attendono però i primi dati ufficiali relativi allo spoglio delle schede raccolte nei 10mila gazebo e seggi in tutto il Paese. Intanto il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni ha telefonato a Matteo Renzi dal Kuwait, dove si trova per un incontro, in programma domani, con il contingente italiano. Secondo quanto si apprende Gentiloni si sarebbe congratulato con l’ex premier per il risultato ottenuto.

Ultimi dati, si va verso una larga vittoria di Renzi?

Con un’ampia affluenza, ben al di sopra delle aspettative ed i primi dati, sembrerebbe che dalle Primarie del Pd stia uscendo chiaramente la preferenza del popolo dem per l’ex premier e dunque si va verso una larga vittoria di Matteo Renzi il quale poco fa su Instagram ha postato un biglietto firmato insieme a Maurizio Martina sul quale ha scritto:
“Una responsabilità straordinaria!! Grazie di cuore a questa comunità di donne e uomini che credono nell’Italia. Avanti, insieme”. Nella giornata di oggi non sono mancate anche alcune accuse di brogli al sud, con alcuni seggi chiusi per irregolarità con conseguente annullamento di tutti i voti espressi e forze dell’ordine giunte sul posto.