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Primarie Pd, ecco il percorso da qui all'elezione del nuovo segretario

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Le primarie Pd si concluderanno nell'arco del mese di aprile, al termine del quale ci sarà il nome del nuovo segretario. Ecco le tappe verso l'elezione. Con il voto dei circoli dello scorso fine settimana si è conclusa la prima fase delle primarie Pd. Da questo primo step sono emersi i nomi dei t...

Le primarie Pd si concluderanno nell’arco del mese di aprile, al termine del quale ci sarà il nome del nuovo segretario. Ecco le tappe verso l’elezione.

Con il voto dei circoli dello scorso fine settimana si è conclusa la prima fase delle primarie Pd. Da questo primo step sono emersi i nomi dei tre candidati alla segreteria nazionale del Partito Democratico. C’è Matteo Renzi, segretario uscente e ex presidente del Consiglio, e ci sono sia l’attuale ministro della Giustizia Andrea Orlando, sia il governatore della Puglia Michele Emiliano.

Qual è la situazione dopo il voto dei circoli

Nel Pd, l’addio della minoranza anti renziana sembra non avere sopito le tensioni interne. I numeri ufficiali emersi dal voto dei circoli sono stati criticati e in qualche modo messi in dubbio tanto da Andrea Orlando, quanto da Michele Emiliano. L’ex segretario Matteo Renzi avrebbe raccolto un consenso troppo ampio, secondo gli sfidanti (oltre il 68% con circa 141 mila preferenze), mentre Orlando si sarebbe fermato al 25,42% (52 mila 630 voti) e Emiliano avrebbe superato di poco la soglia di sbarramento del 5% (6,36%, 13 mila 168 voti). Orlando ha parlato di dati “non convincenti”, mentre si tratta di “pseudo dati”, secondo Michele Emiliano.

Renzi, in risposta, ha invitato tutti a “riconoscere la verità dei numeri che non possono essere oscurati da nessuna polemica”. “Quando si vince, si vince. Quando si perde, si ammette. Punto”, ha scritto Renzi nella enews, aggiungendo che “alla fine del primo round abbiamo ottenuto oltre i due terzi dei voti. Aspettiamo i dati ufficiali per dire la percentuale esatta ma la matematica non è un’opinione”.

Come funzionano le primarie Pd da qui in avanti

Le primarie Pd si dividono in due fasi. La prima coinvolge i soli iscritti al partito, mentre la seconda è aperta a tutti i cittadini italiani.

Il primo step si è concluso lo scorso fine settimana con il voto dei circoli. Ora (il 5 aprile) toccherà alle convenzioni provinciali: i delegati provinciali, appunto, dovranno scegliere i rappresentanti in vista della convenzione nazionale. E a quest’ultima toccherà il passo successivo. Si tratta di un organismo cui spetta una sorta di verifica dell’intero iter prima del voto finale.

Infine si arriverà alla seconda fase. Il prossimo 30 aprile, a tutti i cittadini italiani sarà data la possibilità di votare per uno dei candidati alla segreteria del Pd. La vittoria andrà a chi sarà in grado di raccogliere la maggioranza assoluta dei voti. Qualora ciò dovesse non avvenire, toccherebbe al presidente dell’Assemblea Nazionale indire un ballottaggio (a scrutinio segreto) fra i due candidati più votati.