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Primarie Usa: Donald Trump vince ovunque e attacca la Clinton

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Com'era ampiamente prevedibile Donald Trump è stato l'asso pigliatutto delle primarie in tutti e cinque gli Stati del Nord-Est, autoproclamandosi il candidato per la Casa Bianca del Partito repubblicano. Le sue prime parole proferite hanno il sapore di una sfida alla rivale democratica Hillary Clin...

Com’era ampiamente prevedibile Donald Trump è stato l’asso pigliatutto delle primarie in tutti e cinque gli Stati del Nord-Est, autoproclamandosi il candidato per la Casa Bianca del Partito repubblicano. Le sue prime parole proferite hanno il sapore di una sfida alla rivale democratica Hillary Clinton contro la quale ha avuto espressioni forti: ‘Hillary sarebbe un presidente disastroso, è protetta dal partito democratico anche se è accusata di un comportamento criminale per la storia delle mail riservate. Posso battere Hillary facilmente, molto più facilmente di quanto abbia fatto con i concorrenti repubblicani’. Poi arriva la stilettata ancora più incisiva che rasenta l’insulto: ‘Francamente se Hillary fosse un uomo non prenderebbe più del 5%. Ma la cosa meravigliosa è che le donne non la amano’.

La pronta risposta della Clinton non si è fatta attender. L’ex segretario di Stato ha fatto la sua apparizione nella festa di Filadelfia, in Pennsylvania. Prima ha formulato il proprio ‘l’appello all’unità’ agli elettori di Bernie Sanders, come aveva già fatto una settimana fa a New York, poi ha replicato al proprio rivale americano: ‘Il Signor Trump mi accusa di giocare la carta delle donne in questa campagna elettorale. Ebbene se questo significa battersi contro le ineguaglianze, per la parità dei diritti, per l’aumento della paghe, ebbene sì, questa carta la giochiamo’.