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Prime nozze in Italia tra due persone affette da Sindrome Down

Prime nozze in Italia tra due persone affette da sindrome down

È il primo caso in Italia di cui andare fieri: finalmente due persone affette da Sindrome Down sono riuscite a realizzare il proprio sogno: sposarsi. Finalmente una buona notizia che ha come sfondo il nostro Paese e come protagonista una coppia di freschi sposini. Persone affette da Sindrome Down...

È il primo caso in Italia di cui andare fieri: finalmente due persone affette da Sindrome Down sono riuscite a realizzare il proprio sogno: sposarsi.

Finalmente una buona notizia che ha come sfondo il nostro Paese e come protagonista una coppia di freschi sposini. Persone affette da Sindrome Down, Mauro e Marta hanno realizzato il proprio sogno: sposarsi. Dopo poco più di dieci anni di fidanzamento, i due sono risusciti a promettersi amore eterno. Così facendo hanno abbattuto ogni tipo di pregiudizio che, ancora oggi e purtroppo, sembra presente in una discreta parte d’Italia.

Essere affetti da Sindrome Down e sposarsi

Si tratta, infatti, della prima volta storica nel nostro Paese. E questo è un bene. Significa che, poco a poco, stiamo andando verso una concreta apertura mentale. I due ragazzi, 40 anni lui e 30 lei, sono di Roma. Si sono conosciuti nel 2004, piacendosi da subito. Da qualche anno convivevano insieme, grazie agli aiuti della casa famiglia Petunia, che si occupa di offrire aiuto a ragazzi con problematiche a livello cognitivo. Entrambi lavorano: Mauro lavora all’Asl, mentre Marta fa la receptionist presso la Fondazione Adecco.

I due ragazzi sono convolati a nozze nella chiesa di San Bonaventura al Palatino, nelle vicinanze del Colosseo, con una cerimonia tradizionale. Sull’Appia Antica si è svolta, poi, la festa. L’evento è stato seguito dall’Associazione Aipd, l’Associazione italiana persone Down, la quale li ha accompagnati nel percorso.

Se per altri Paesi questo non è niente di nuovo, per l’Italia questo è, invece, un grande passo. Matrimoni tra persone affette da Sindrome di Down rappresenta di certo una svolta positiva, che ci auguriamo vada nella direzione di una maggiore tolleranza ed apertura mentale.