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Processo Veronica Panarello, la difesa: "Incidente domestico"

Processo Veronica Panarello

Novità nell'assassinio del piccolo Lorys, morto a soli 8 anni nel 2014. I giudici hanno respinto ogni richiesta della difesa, compreso il rifacimento della perizia psichiatrica.

Processo Veronica Panarello, una drammatica storia che ha avuto inizio quasi tre anni fa. Siamo a Santa Croce Camerina, dove Veronica Panarello vive col marito ed i figli. Tra questi c’è Lorys Stival, un bimbo di 8 anni, che muore soffocato il 29 novembre 2014.I sospetti vertono tutti sulla madre, che Il 17 ottobre dello scorso anno viene condannata a 30 anni di carcere per l’infanticidio. Stamattina, è iniziato il secondo round, dinanzi alla Corte d’assise d’appello. La difesa una nuova fase istruttoria, in particolare una nuova perizia psichiatrica.

Incidente domestico

Pochi giorni fa era stato aggiunto un ulteriore tassello. Un’ex compagna di cella di Veronica Panarello ha dichiarato che il povero Lorys è morto accidentalmente, e che la madre accusa di infanticidio il suocero Andrea Stival, nonché nonno del piccolo. Secondo la testimonianza dell’ex carcerata, Andrea Stival aveva una relazione con Veronica Panarello. Tuttavia, la donna avrebbe accusato il suocero per colpire indirettamente il marito, che l’ha abbandonata in cella.

Dichiarazioni senza valore

«Se dobbiamo credere alla detenuta fino in fondo allora Veronica non ha ucciso Loris, ma si è strangolato da solo con la fascetta alla gola». Così l’avvocato Francesco Villardita commenta con i giornalisti le dichiarazioni dell’ex compagna di prigione della sua assistita, prima dell’inizio della seconda udienza del processo alla donna condannata a 30 anni con l’accusa di avere assassinato il figlio Lorys di 8 anni il 29 novembre del 2014 a Santa Croce Camerina. «Se dobbiamo dare credito a tutta la sua ricostruzione, allora è stato un incidente domestico… La verità è che le dichiarazioni di una ex detenuta che dice che Veronica accusa il suocero per vendicarsi del marito che l’ha abbandonata rientrano nelle dinamiche sconosciute che ci sono all’interno di un carcere».

veronica panarello

“L’assassino è il suocero”

Veronica Panarello, ha confermato il suo legale, non ha mutato le sue convinzioni riguardo al caso. Per lei è stato il suocero, Andrea Stival, ad aver strangolato il povero Lorys. Lo avrebbe fatto perché stava per rivelare tra la madre ed il nonno. Per questa accusa, nella sentenza di primo grado, il Gup di Ragusa, Andrea Reale, ha disposto la trasmissione degli atti alla Procura per procedere per calunnia nei confronti di Veronica Panarello. L’accusata, ha dichiarato il suo avvocato, è molto tesa perché adesso «è in gioco la sua stessa vita».

Difesa rigettata

La Corte d’assise d’appello di Catania ha rigettato tutte le richieste della difesa di Veronica Panarello, I giudici non hanno ammesso una nuova fase istruttoria con un’altra perizia psichiatrica e il confronto tra l’imputata e il suocero, Andrea Stival, che lei ha accusato di essere il suo amante e l’assassino, come aveva sollecitato l’avvocato Francesco Villardita.

Anche oggi il marito di Veronica Panarello, Danele Stival, ha disertato l’udienza del processo a sua moglie. Lo aveva annunciato il suo legale, l’avvocato Daniele Scrofani, che sulle rivelazioni della detenuta di una vendetta della donna contro lui nell’accusa il suocero di avere ucciso il piccolo, commenta: “Per noi non è una grossa sorpresa”. L’avvocato Scrofani aggiunge che il processo sta giungendo al suo epilogo, e che è molto sicuro che la sentenza di primo grado del Gup Andrea Reale reggerà al vaglio della Corte d’assise d’appello di Catania. Secondo il legale, nelle motivazioni sono chiarite e sciolte tutte le criticità sollevate dalla difesa.