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Progetto Habakkuk: portaerei di ghiaccio contro i nazisti

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Oggi, in riferimento alla Seconda Guerra Mondiale, presentiamo il Progetto Habakkuk, una portaerei di ghiacco usata contro i nazisti.

Durante la Seconda Guerra Mondiale, gli stati maggiormente potenti della terra si combattono l’uno contro l’altro per distruggersi a vicenda e annientarsi. Siccome le risorse di acciaio, un metallo utile per qualsiasi armamento, vengono a mancare, si punta ad un altro materiale. Nel Nord Atlantico, la flotta marina era invasa e ostaggio dei tedeschi. Molte navi, comprese quelle di approviggionamento vennero affondate, e intercettate durante la traversata dal Canada al Regno Unito.

Per far fronte a questo problema occorrevano aerei in grado di proteggere le navi. Quando si è in mezzo all’Oceano Atlantico, l’unica cosa necessaria per proteggersi è una portaerei. Per costruire una portaerei era necessario dell‘acciaio, un materiale che cominciava a scarseggiare e quindi non si sa come avrebbero fatto per portarla a termine. Inoltre era necessaria una stazione di rifornimento, ma le risorse erano davvero poche per portarla a termine. Per sopperire alla mancanza di acciaio, lo scienziato Pyke decise di usare del ghiaccio e costruire una portaerei usando questo materiale. Una portaerei di questo tipo non avrebbe causato problemi di nessun tipo e in più non sarebbe affondato in quanto elemento duro.

Un pezzo di ghiaccio venne tagliato da un iceberg per usarlo come elemento per la portaerei. La proposta di Pyke venne accolta e Winston Churchill diede l’ok per il progetto approvandolo e dando il via ai lavori. A questo punto la nuova portaerei e il progetto presero il nome di progetto Habbakuk. Il progetto prende il nome dal profeta Abacuc e da alcuni versi biblici, quali “Sarete stupiti perché io sto per fare qualcosa nei vostri giorni che non avreste creduto, anche se v’è satod etto…”

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A questo punto, la portaerei assunse le seguenti dimensioni. Le dimensioni furrono le seguenti: lunga 600 metri, larga 90 con il peso di due milioni di tonnellate. Sarebbe stata fornita di torrette circa 40 e diversi cannoni anti-aerei molto leggeri. La pista di atteraggio avrebbe ospitato circa 150 bombardieri o caccia. Il sogno di Pyke non aveva fatto i conti con la realtà. Il ghiaccio non era così duro come pensava, si sarebbe sciolto. Per questo decise di adottare un sistema di refrigeramento con alcuni tubi i quali avrebbero raffreddato la nave impedendo al ghiaccio di sciogliersi. Il progetto portò alla costruzione di un prototipo il quale sarebbe stato lungo 18 metri e del peso di 1000 tonnellate impedendo al ghiaccio di sciogliersi e quindi di conservarsi.

In questo caso ci furono altri problemi, con il ghiaccio che risulta essere un materiale fragile. A questo punto due ricercatori optano per qualcos’altro. I due decidono di mescolare pasta di legno e acqua congelata. In questo caso, la consistenza è nettamente migliore e il materiale risulta molto più duro anche del cemento. Un materiale, dal nome Pykerete, resistente ai proiettili e quindi ottimo per contrastare il fuoco nemico. Inoltre, il ghiaccio non si scioglieva nell’acqua calda. Il problema era trovare del legno il quale cominciava a scarseggiare.

Proprio per la mancanza di materiali, il progetto venne accantonato. Vennero creati nuovi campi di aviazione e serbatoi ancora più grandi. Oggi alcuni resti di questo progetto si trovano in Canada, nel patricia Lake. Una spedizione di sub nel 1985 si è recata sul posto trovando una targa commemorativa e alcuni resti di questo prototipo.