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Psg, Cavani-Neymar: rissa sfiorata anche negli spogliatoi

Cavani

Grossi problemi per Emery e per il Paris Saint-Germain. Il rapace d'area di rigore Cavani e la stella brasiliana Neymar hanno litigato durante e dopo la partita contro il Lione.

Lite Cavani-Neymar

A volte sembra che certe scene si vedano solo all’oratorio e in partitelle tra ragazzini. Invece possono aver luogo anche con professionisti affermati. E che professionisti. Nella partita contro il Lione, poi vinta per 2 reti a 0, Neymar e Edison Cavani, stelle del Paris Saint-Germains, hanno palesemente litigato in campo per due calci da fermo: una punizione ed un rigore, poi sbagliato dall’ex bomber del Napoli. Nella lite si è coinvolto anche l’ex Barça e Juve Dani Alves, sostenitore del suo connazionale. I due attaccanti sono recidivi a discussioni di questo tipo.

Litigio proseguito negli spogliatoi

La lite è poi proseguita negli spogliatoi. Al triplice fischio finale, Edison Cavani non si ferma con la squadra, come di consueto, a salutare i tifosi e, visibilmente contrariato, va direttamente in spogliatoio. Poco più tardi arriva anche Neymar e qui l’uruguaiano gli dice chiaramente di non aver gradito il suo atteggiamento sul rettangolo verde. Il brasiliano, a quel punto, alza il tono della voce, gli animi si scaldano, intervengono gli altri brasiliani della squadra, soprattutto Thiago Silva e Marquinhos, che separano a fatica i due che quasi vengono alle mani. Dopo la doccia Cavani lascia frettolosamente lo stadio, mentre Neymar passa in mix-zone molto scuro in volto. A gettare acqua sul fuioco ci pensa l’allenatore Emery: “I rigori sanno calciarli entrambi e se non c’è accordo tra di loro, li alternerò io, questi episodi non possono condizionare il nostro lavoro”. Adesso Neymer non segue più Cavani sui social.

cavani

Premio bonus per Cavani

Secondo quanto riporta il quotidiano francese l’Equipe, il litigio tra Neymar e Cavani non sarebbe solo una questione di orgoglio, ma tangerebbe anche interessi economici. Infatti, sembra che a Edinson Cavani la proprietà abbia promesso un premio di un milione qualora finsca ancora in vetta alla classifica cannonieri. Clausole contrattuali di cui anche il campione svedese Zlatan Ibrahimovic ne beneficiò durante la sua militanza in Francia. Dunque, alla luce di questi indizi, si capisce bene perché Cavani non voglia lasciare battere i rigori a Neymar.

Gerarchie stravolte

Al di là degli aspetti economici legati ai singoli contratti di Neymar e Cavani, c’è anche una questione di equilibrio di spogliatoio, che può pesare molto in negativo. L’arrivo del fuoriclasse ex Barcellona ha portato a nuove gerarchie. Si è rinfoltito il clan dei brasiliani con Dani Alves, Lucas, Thiago Silva, Marquinhos, che formano spesso anche la colonna vertebrale dell’undici titolare. Si è indebolito invece quello degli altri sudamericani: Pastore ha dovuto lasciare la maglia numero 10 a Neymar, con l’arrivo di Mbappé, Di Maria rischia di vedere sempre meno il campo. L’unico a “resistere” è proprio Cavani. Questa situazione determina un’atmosfera complicata da gestire anche per Emery che dovrà presto trovare una soluzione ai malcontenti e ai mal di pancia dei suoi assi. Solo un ambiente tranquillo e coeso può portare a fare risultati anche in Europa.