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Qual è il miglior sistema operativo per smartphone

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Alla ricerca del miglior sistema operativo per i nostri dispositivi di telefonia mobile. Nel momento in cui avete deciso di entrare nel meraviglioso mondo della telefonia mobile 2.0, nell'eterno ballottaggio fra iPhone e smartphone avete optato per quest'ultimo? Ebbene, indipendentemente dalla marc...

Alla ricerca del miglior sistema operativo per i nostri dispositivi di telefonia mobile.

Nel momento in cui avete deciso di entrare nel meraviglioso mondo della telefonia mobile 2.0, nell’eterno ballottaggio fra iPhone e smartphone avete optato per quest’ultimo? Ebbene, indipendentemente dalla marca – Samsung, Huawei, LG, Asus o altro -, con ogni probabilità avrete trovato installato, nel vostro dispositivo, il sistema operativo Android, in una delle sue innumerevoli declinazioni. E altrettanto probabilmente, vi siete placidamente adagiati sulla dittatura di mercato del sistema operativo progettato da Google, di gran lunga il più flessibile, pratico, familiare e ovviamente diffuso del pianeta (è stato calcolato che oltre l’81 per cento dei dispositivi montino una delle tante versioni di Android). Ma a qualcuno sarà balenato, forse, il dubbio che questo non sia il migliore dei mondi (virtuali) possibili. Come scoprire quale sia il migliore sistema operativo disponibile per smartphone? Cerchiamo di fare chiarezza nelle righe che seguono.
Partiamo con una premessa più che doverosa: il sistema operativo perfetto, in assoluto, non esiste. Esistono, invece, sistemi operativi più o meno congrui rispetto alle esigenze dell’utente e alle potenzialità del device da questi posseduto. Generalmente, se escludiamo il pianeta iPhone, che fa riferimento pressoché esclusivo al sistema iOS generato da Apple, la battaglia vera – sebbene, in ogni caso, impari – è fra Android e Windows, con quest’ultimo che, nella sua ultima versione denominata Windows 10, ha scoperto la compatibilità tra PC e smartphone e, proprio in virtù di tale agevolazione nella trasmigrazione dei dati da una piattaforma all’altra, minaccia l’egemonia del prodotto griffato Google. Il vantaggio di Android è ovviamente l’estrema flessibilità, oltre all’assoluta compatibilità con gran parte dei dispositivi attualmente in commercio; inoltre, è di gran lunga il sistema operativo con il maggior numero di applicazioni compatibili, se non pensate espressamente per esso. Dal canto suo, Windows vanta l’expertise di un sistema operativo già ampiamente collaudato dagli utenti PC, con tutti i vantaggi in termini di praticità ed ergonomia derivanti dagli studi pregressi in tema di comodità di utilizzo anche da parte del principiante più assoluto. Staccato, il sistema BlackBerry, tra i più vecchi in circolazione, che con il tempo ha perduto sostanziose fette di mercato.
Rimangono, un po’ a margine, i sistemi operativi indipendenti, non legati ai grandi potentati dell’industria informatica e sviluppati come software open source. Tra i tanti, si distingue sicuramente Ubuntu, nato da una costola di Linux e gratificato da una reputazione crescente in maniera esponenziale, soprattutto presso gli utenti più esperti, grazie alla raffinatezza del suo ambiente digitale e ad alcune funzioni avanzate. Ma non è il solo: Plasma Mobile, Carbon ROM, Sailfish OS e altri si affacciano all’orizzonte. Per chi vuole sperimentare, c’è solo l’imbarazzo della scelta.