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Qual è il programma del nuovo presidente francese Emmanuel Macron

Emmanuel Macron

Emmanuel Macron è l'uomo nuovo della politica di Francia, il più giovane presidente di sempre. La sua è definita la vittoria dell'Europa sul populismo.

La vittoria di Emmanuel Macron alle presidenziali di Francia 2017 è stata salutata come il trionfo dell’Europa sul populismo rappresentato dal Front National di Marine Le Pen. A giorni, all’Eliseo entrerà un presidente di 39 anni, “né di destra, né di sinistra”, secondo l’auto definizione, con alle spalle una storia politica brevissima. Socialista fra il 2006 e il 2015 (con tanto di iscrizione ufficiale al partito), poi ministro dell’Economia dal 2014, dimissionario nell’agosto dello scorso anno. Ha fondato il movimento cosiddetto post ideologico En Marche e, fedele al nome e sorretto da un’arte oratoria di primissimo livello, ha marciato fino alla conquista della carica più alta della repubblica francese.

I numeri del trionfo alle presidenziali di Francia

In termini numerici, con il 66% delle preferenze, ha surclassato l’avversaria Marine Le Pen. Va però notato che l’affluenza si è fermata attorno al 75%: un dato così basso non si registrava, a quanto pare, dal 1969. Inoltre, c’è stato il boom delle schede bianche e di quelle nulle, per un totale di quasi 4 milioni. Risultato finale, la percentuale reale di elettori a favore di Emmanuel Macron è stata di poco inferiore al 44%.

Suggestivo il messaggio lanciato ieri sera parlando di fronte al Louvre: “amici”, ha detto Macron ad una folla di sostenitori, “vi servirò con umiltà, con forza, in nome della libertà, dell’uguaglianza e della fraternità. Vi servirò con amore. Viva la Repubblica, viva la Francia”.

Ma qual è il programma di Emmanuel Macron?

Su quale sia di preciso il programma politico del nuovo presidente francese sono in molti ad avere dei dubbi. Macron è un liberale, centrista, vicino al centro sinistra per quanto riguarda l’ambito sociale e forse più al centro destra per quanto riguarda l’ambito economico. Dalla École nationale d’administration, dove si è formato, è arrivato a lavorare per una banca del gruppo Rothschild e, da lì, è poi approdato alla politica.

Nella gran parte dei suoi discorsi non manca mai di rimarcare alcuni termini chiave: sicurezza, famiglia, lavoro, unità (della Francia), Europa. Senza dimenticare una raffinata forma di anti politica. “La politica”, ha dichiarato Macron, “vive ormai per se stessa ed è più preoccupata della propria sopravvivenza che non degli interessi del Paese”.

Il neo presidente francese Emmanuel Macron ama considerare come suoi sostenitori e interlocutori tutti coloro che sentono di non avere una precisa collocazione politica, ovvero tutti coloro che non si riconoscono più nelle formazioni politiche tradizionali. Nel suo libro, dal programmatico titolo di Révolution, Macron ha descritto per intero la propria linea politica, ma, come notato da diversi critici, si è mantenuto a debita distanza dall’indicare nel dettaglio come intenderebbe attuare le proprie idee.

Linea politica e programma di riforme

Nel libro si parla di riduzione delle tasse, di liberalizzazioni, di semplificazione e decentralizzazione dell’apparato statale, di abbassamento del costo del lavoro, di mobilità professionale e sociale, di sostegno ai sussidi per la disoccupazione, di spirito imprenditoriale, di aiuto alle classi medie, di centralità dell’istruzione, di riforma del sistema pensionistico, di sicurezza (con tanto di promessa di 10 mila gendarmi in più) e di ruolo cruciale dell’Europa, perché, come ha ribadito in diverse occasioni rivolgendosi al popolo francese, “l’Europa siamo noi. Bruxelles siamo noi. Abbiamo bisogno dell’Europa”. Nel programma politico di Macron, hanno osservato in molti, c’è quindi un po’ di tutto e, di tutto, manca un vero dettaglio, con la conseguenza che prevedere cosa farà, di preciso, il nuovo presidente della Francia, è oggi quasi impossibile.