Emblema del fanfarone che si impiccia di tutto e a parole è capace di far volare gli asini, Scaramuccia è uno dei personaggi più famosi del teatro italiano, seppure più apprezzata in Francia che in Italia. Ma qual è la storia della maschera di Scaramuccia?
Di certo, sappiamo che Scaramuccia è una maschera di origine napoletana, e che rappresentava una caricatura del tipico personaggio che si mette sempre in mezzo, quello che oggi chiameremmo “l’avvocato delle cause perse”: spaccone, bugiardo fino all’inverosimile, pieno di sé, sempre pronto a immischiarsi in ciò che non lo riguarda, ma irrimediabilmente destinato a perdere.
La maschera originale aveva un costume nero, calcava in testa un grosso cappello e brandiva una spada.
Scaramuccia ebbe il suo momento di maggior gloria nel Seicento, quando l’attore Tiberio Fiorilli la portò sui palcoscenici francesi con il nome di Scaramouche, con qualche differenza: il cappello divenne un berretto e la spada una chitarra.
Ma la maschera di Scaramuccia non era destinata ad avere fortuna: dopo la parentesi dorata con Fiorilli, divenne sempre più rara, fino a scomparire dal teatro italiano.