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Qualcosa per il verde cittadino. Un albero per ogni bambino e tutela degli alberi monumentali.

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Il 16 febbraio è entrata in vigore la nuova legge che obbliga i Comuni sopra i 15mila abitanti a piantare un albero per ogni bambino registrato all’anagrafe o adottato. La legge n.10 del 14 gennaio 2013, riprende una precedente legge: la Cossiga-Andreotti n.113 del 29 gennaio 1992 che istit...

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Il 16 febbraio è entrata in vigore la nuova legge che obbliga i Comuni sopra i 15mila abitanti a piantare un albero per ogni bambino registrato all’anagrafe o adottato. La legge n.10 del 14 gennaio 2013, riprende una precedente legge: la Cossiga-Andreotti n.113 del 29 gennaio 1992 che istituiva lo stesso obbligo, frequentemente disatteso dai Comuni.

La legge si propone di realizzare due obiettivi. Da un lato, una mappatura completa del patrimonio arboreo italiano, in particolare degli alberi monumentali per realizzare un’efficace azione di manutenzione e, dall’altro, di realizzare una grande operazione salva-verde in città che coinvolga le scuole, le istituzioni e le imprese ed incentivare il verde negli spazi urbani.

L’obbligo introdotto dalla nuova legge prevede che per ogni figlio ci dovrà essere un nuovo albero che dovrà essere piantato (a norma di legge) entro sei mesi e non più entro l’anno.

Secondo l’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) questo dovrebbe contrastare la perdita di quegli 8mq al secondo di aree verdi in Italia, nonostante il tasso di natalità in Italia sia mediocre.

A vigilare sul rispetto della normativa sarà il nuovo Comitato per lo sviluppo del verde pubblico istituito presso il Ministero dell’Ambiente. I Comuni dovranno comunicare i dati sulle piantumazioni, fornendo anche informazioni relative al tipo di albero scelto e il luogo in cui questo è stato piantato, provvedendo anche ad un censimento annuale delle piantumazioni ed informando il Comitato al Ministero che dovrebbe monitorare l’intera attività.

In base alla nuova normativa inoltre ogni prossimo 21 novembre si festeggerà la Giornata nazionale dell’albero per perseguire, attraverso la valorizzazione dell’ambiente e del patrimonio arboreo e boschivo, l’attuazione del protocollo di Kyoto.

Per quanto riguarda la tutela degli alberi monumentali, i Comuni italiani dovranno censire e monitorare gli alberi presenti nei loro confini, istituendo un vero e proprio catasto e sanzionando chiunque danneggi tali piante monumentali con ammende da 5.000 a 100.000 euro.