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Qual è la prescrizione per il reato d'abuso d'ufficio?

abuso d'ufficio

Il reato d'abuso d'ufficio e la sua prescrizione sono regolati dall'art. 323 Codice Penale. Cerchiamo di capire insieme come funziona.

Informarsi sulla Giustizia italiana e le sue leggi è fondamentale per ogni cittadino. Questo perché non si sa mai cosa può capitare nel futuro e quindi bisogna sempre trovarsi pronti e preparati. Uno dei reati più frequenti è quello di abuso d’ufficio. Pochi però sanno quando scatta la prescrizione per questo reato.

Reato d’abuso d’ufficio

L’abuso d’ufficio è un reato contro la Pubblica Amministrazione compiuto da Pubblici Ufficiali o da addetti di prestazioni pubbliche e viene disciplinato dall’art. 323 Codice Penale. L’abuso d’ufficio si verifica quando un pubblico ufficiale o un incaricato di pubblico servizionello svolgimento delle funzioni o del servizio, in violazione di norme di legge o di regolamento, ovvero omettendo di astenersi in presenza di un interesse proprio o di un prossimo congiunto o negli altri casi prescritti, intenzionalmente procura a sé o ad altri un ingiusto vantaggio patrimoniale”.

Il tema del reato d’abuso d’ufficio è stato oggetto negli ultimi anni di due riforme legislative: la L. n. 86/1990 e la L. n. 234/1997. Tali leggi ne hanno profondamente modificato l’assetto, “ridimensionando” l’astrattezza e la genericità della norma, ridefinendo la fattispecie criminosa entro più delimitati confini. Anche la prescrizione del reato d’abuso d’ufficio è regolata dal già citato art. 323 Codice Penale.

Cosa significa prescrizione

La prescrizione viene spesso confusa con l’assoluzione. Niente di più sbagliato.Sostanzialmente, le prescrizioni provocano l’estinzione, ossia la cancellazione, del reato. In pratica nonostante i documenti e le prove che il giudice ha a disposizione, poiché il tempo trascorso risulta eccessivo, quel giudice non ha più il diritto di andare avanti nel giudizio e deve arrendersi al tempo che lo obbliga a fermarsi nell’indagine poiché il reato, nell’attesa, si è cancellato.

La legge, anzi, stabilisce che se le prove che il giudice ha davanti nel momento in cui si rende conto che è “scaduto il tempo” non fossero sufficienti nemmeno a far sospettare che il reato sia stato commesso, quel giudice è obbligato a emettere una sentenza di assoluzione, e non di prescrizione. In questo caso infatti l’imputato può rinunciare alla prescrizione e chiedere di portare a termine il processo. Se è convinto che il processo dimostrerà la sua innocenza anche se, in quel momento, le carte dicono che è colpevole, gli conviene infatti andare avanti.

Tempi Prescrizione

I tempi della prescrizione sono cambiati a partire dal 2005, con l’approvazione della legge ex-Cirielli. Con questa legge si favorisce l’avvento della prescrizione.

Sono però previsti due “limiti”. Il primo sostiene che nessun delitto può prescriversi in meno di 6 anni. Ad esempio per l’abuso d’ufficio la pena massima è 3 anni ma la prescrizione è di 6). Il secondo afferma che nessun reato contravvenzionale si può prescrivere in meno di 4 anni. Ad esempio il disturbo della quiete pubblica si prescrive in 4 anni. Ricordiamo qui che i reati contravvenzionali sono quelli puniti non con la reclusione ma con l’arresto oppure con un’ammenda. La differenza tra arresto e reclusione è che l’arresto si può sempre convertire in una pena pecuniaria, la reclusione invece soltanto in alcuni casi. Speriamo ora di aver reso le idee più chiare in merito al reato d’abuso d’ufficio e alla sua prescrizione.

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