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Qual'è la vera storia di Rapunzel?

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  Le fiabe dei Grimm - i tedeschi Jacob Ludwig Karl Grimm e Wilhelm Karl Grimm -  sono le piu' famose e universalmente conosciute.  Cenerentola, Raperonzolo, Cappuccetto Rosso, Biancaneve; chi non conosce queste bellissime storie di boschi incantati, streghe, e lupi cattivi? A dire il v...

 

Le fiabe dei Grimm – i tedeschi Jacob Ludwig Karl Grimm e Wilhelm Karl Grimm – sono le piu’ famose e universalmente conosciute. Cenerentola, Raperonzolo, Cappuccetto Rosso, Biancaneve; chi non conosce queste bellissime storie di boschi incantati, streghe, e lupi cattivi? A dire il vero le versioni contemporanee di queste fiabe sono state via via edulcorate per renderle accettabili ai più piccoli, perchè quelle originali sono spesso oscure, con personaggi tremendi e finali anche peggiori. Si è spesso discusso sulla correttezza, o meno, di trasmettere ai più piccoli alcuni concetti negativi, come la morte (Biancaneve muore avvelenata), l’abbondono (Pollicino si perde nel bosco), la cattiveria di un genitore (la ricorrente matrigna cattiva), ma famosi pedagoghi e studiosi dell’area infantile hanno confermato che il bambino viene a conoscenza del male, in un ambito protetto (normalmente il genitore, o l’adulto che legge la fiaba) ed è un processo fondamentale per la sua crescita, oltre al fatto che il finale sempre positivo (il cattivo perde sempre) delle fiabe, gli consente di affrontare il male senza paura.

Anche la versione originale di Rapunzel ha un finale positivo, ma decisamente sofferto:

C’era una volta una coppia di sposi che desideravano tantissimo un figlio. Quando finalmente la donna rimase incinta, chiese al marito di portarle dei raperenzoli, e lui, che faceva di tutto per accontentarla, andò a rubarne alcuni nel giardino di una terribile strega, che abitava accanto a loro. Questa, scoperto l’ uomo intento a rubare nel suo giardino, lo minacciò ed egli le chiese perdono, spiegandole che voleva solo accontentare il desiderio di sua moglie incinta. La strega cattiva, gli permise di prendere i raperenzoli solo a condizione che, la bimba in arrivo sarebbe stata sua. Il marito terrorizzato accettò e così fu: quando nacque una bella bambina, la strega la strappò ai genitori disperati.

La bambina, che ebbe nome Rapunzel, crebbe bellissima, e all’età di 12 anni la strega la richiuse in una torre altissima, senza porte ne’ scale. Ogni giorno andava a trovarla, e per salire da lei si faceva gettare la lunghissima treccia di capelli dorati, sulla quale si arrampicava. Un giorno passava per caso un giovane , e naturalmente, bellissimo principe, che spiò la scena, nascosto dietro ad un albero. Vide la giovane Rapunzel e se ne innamorò all’istante, e appena la strega si allontanò, andò sotto la torre e si fece gettare la treccia. I due giovani si incontrarono e si giurarono eterno amore. E la strega? Per un pò non se ne accorse, ma un giorno fu proprio Rapunzel a farsi scappare l’esistenza del suo amato. La strega, furente, tagliò la magnifica treccia di Rapunzel e la mandò lontano da casa, in India. Poi aspettò che arrivasse il giovane principe e gli calò la treccia di Rapunzel, e quando lui entrò nella stanza, gli disse che Rapunzel era morta. Il giovane principe, pazzo di dolore, uccise la vecchia strega, buttandola giù dalla torre, e poi cercò egli stesso di uccidersi, ma cadde su un rovo pieno di spine e rimase accecato.

Per anni vagò nel buio, piangendo la sua amata, fino a che arrivò in India e Rapunzel riconobbe la sua voce e si ritrovarono. La giovane pianse calde lacrime per la sventura del suo amato, che caddero sul viso del principe e gli ridonarono la vista. Alla fine i due giovani vissero per sempre felici e contenti.