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Quali sono gli alimenti più a rischio batteri?

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Ci sono alimenti più rischiosi che favoriscono la proliferazione batterica: la carne, i latticini freschi, il latte, i prodotti a base di uova come le creme dolci e le salse. Tutti questi alimenti sono ricchi di sostanze nutritive, che servono anche ai batteri per crescere, contengono molta acqua (...

Ci sono alimenti più rischiosi che favoriscono la proliferazione batterica: la carne, i latticini freschi, il latte, i prodotti a base di uova come le creme dolci e le salse. Tutti questi alimenti sono ricchi di sostanze nutritive, che servono anche ai batteri per crescere, contengono molta acqua (anch’essa fondamentale per la sopravvivenza e lo sviluppo dei batteri), mentre sono privi- o ne hanno troppo pochi- di elementi che disturbano i germi: sale (che contribuisce alla conservazione dei salumi), zucchero ad alta concentrazione, come nelle marmellate.

Il pesce è un prodotto estremamente delicato. Dopo l’acquisto deve essere cucinato e consumato entro 1-2 giorni. Se si è acquistato un pesce non ancora pulito, va immediatamente eviscerato e pulito con cura, prima di riporlo in frigo in un contenitore. Va conservato nella parte più fredda del frigorifero.

La carne fresca è molto delicata, e va conservata nello scomparto più freddo del frigo per 2-3 giorni. Pollo e coniglio, se ben puliti, possono durare anche una settimana, mentre le frattaglie- più a rischio di attacco da parte dei batteri- andrebbero mangiate in giornata. Tra la carne bovina e di maiale, i pezzi più grossi possono essere tenuti in frigo 2-3 giorni, quelli piccoli come le bistecche non oltre due. La carne macinata è più delicata della fettina e va consumata rapidamente, perché ha perso la sua originale struttura e ha una maggiore superficie esposta al contatto con l’esterno.

Frutta e verdura: per l’insalata vanno evitati i sacchetti che trattengono l’umidità. Se è già lavata, va benissimo anche uno strofinaccio pulito o un recipiente di vetro. Le verdure vanno tolte dalle confezioni di plastica in cui si acquistano. Queste, come la maggior parte della frutta, si possono riporre nella parte meno fredda del frigo. Invece, per i legumi freschi, che vanno consumati entro pochi giorni dall’acquisto, è preferibile lo scomparto più freddo.

I latticini: latte e yogurt richiedono i 4°; vanno poi consumati entro la data di scadenza. Il latte a lunga conservazione, una volta aperto, deve essere riposto in frigorifero. I formaggi freschi (ricotta, crescenza, primo sale) vanno conservati nella scatola per i formaggi a circa 4°. I tipi più stagionati, invece, vanno riposti in una zona meno fredda, avvolti in un canovaccio pulito o nella carta usata dal rivenditore: chiusi in una scatola ammuffiscono più facilmente.