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Quando assumere la cardioaspirina

assumere cardioaspirina

I medici in genere consigliano di assumere cardioaspirina dopo che si è stati sottoposti a interventi al cuore causati da ictus o infarti. Di seguito una guida.

La cardioaspirina è un farmaco per la prevenzione di coaguli nel sangue. Generalmente, è consigliato assumere la cardioaspirina dopo che si è stati sottoposti a interventi per problemi al cuore, come ictus o infarti, o dopo aver avuto attacchi ischemici, oppure viene somministrata ai pazienti affetti da angina toracica. Scopriamo insieme quando e come assumerla e quali effetti indesiderati può causare.

La cardioaspirina

Come l’aspirina, anche la cardioaspirina è un farmaco FANS, acronimo dell’espressione Farmaci Antinfiammatori Non Steroidei. Dunque, appartiene anch’essa a una classe di farmaci dall’effetto antinfiammatorio, analgesico e antipiretico. Il principio attivo della cardioaspirina, che è uguale a quello della semplice aspirina, aiuta a prevenire la formazione dei coaguli inibendo l’aggregazione delle piastrine e, di conseguenza, riduce la formazione delle trombosi. A differenza della normale aspirina, ogni compressa di cardioaspirina è avvolta da uno speciale rivestimento che riduce i pericoli per lo stomaco legati alla somministrazione di acido acetilsalicilico. Per questo stesso motivo, la cardioaspirina contiene meno quantità di principio attivo (solo 100 mg) rispetto all’aspirina.

La cardioaspirina è inoltre un farmaco antitrombotico, cioè previene i trombi (i coaguli nel sangue) nei vasi sanguigni. Grazie al basso contenuto di acido acetilsalicilico in essa contenuto viene utilizzata in primis per prevenire gli infarti e gli ictus associati alla formazione di coaguli nelle persone la cui salute cardiovascolare è particolarmente a rischio. Assumere cardioaspirina aiuta a prevenire le riocclusioni dei bypass aorto-coronarici ed è consigliata anche nei casi di angioplastica coronarica. È consigliata, inoltre, come farmaco preventivo nei pazienti a elevato rischio di eventi cardiovascolari in generale.

Cosa contiene la cardioaspirina?

Il principio attivo contenuto nel farmaco è l’acido acetilsalicilico. Gli altri componenti sono: polvere cellulosa, amido di mais, copolimeri dell’acido metacrilico, sodio laurilsolfato, polisurbato 80, talco, trietile citrato.

Quando assumere cardioaspirina

Anche la cardioaspirina, come tutti gli altri farmaci, va assunta secondo le dosi e le modalità indicate nel foglio illustrativo che si trova all’interno di ogni confezione. E’ consigliabile sempre consultate il medico o il farmacista prima dell’assunzione. In genere la terapia prevede una compressa al giorno che va assunta in un bicchiere e mezzo d’acqua, preferibilmente prima dei pasti. Dato che l’acido acetilsalicilico in essa contenuta potrebbe danneggiare la mucosa dello stomaco è consigliabile assumere questo farmaco prima di un pasto importate, come il pranzo o la cena, di modo da proteggere lo stomaco. Alcuni studi, hanno provato che assumere la cardioaspirina prima di andare a letto favorisce la fluidificazione del sangue, riducendo il rischio di eventi cardiovascolari. Se assunta di sera, inoltre ,risulta meno gastrolesiva e aiuta a regolare meglio la pressione arteriosa. La cardioaspirina non è indicata per i pazienti di età inferiore ai 16 anni. Tenere il farmaco a una temperatura inferiori ai 30 °C e tenere la scatola fuori dalla portata dei bambini.

Effetti indesiderati

Come tutti i medicinali, anche la cardioaspirina può avere degli effetti indesiderati, anche se non è detto che si manifestino in tutte le persone che la assumono. Gli effetti indesiderati maggiormente riscontrati sono i disturbi gastrointestinali, alcune volte anche associati a emorragie. Possono, inoltre, verificarsi sindromi emorragiche, come epistassi (sangue dal naso) o sanguinamento dalle gengive.