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Quando un concerto diventa una strage: dal Bataclan a Las Vegas

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Con Las Vegas si allunga la lista degli attacchi iniziata con l'attentato al Bataclan, la strage recente più efferata dopo il crollo delle Torri Gemelle.

Il Bataclan di Parigi, il concerto di Ariana Grande di Manchester, il Club Reina ad Istanbul e il Route 92 Harvest Festival di Las Vegas: sono solo gli ultimi episodi in cui uomini armati hanno trasformato momenti di divertimento e di festa, come i concerti in vere e proprie stragi. La notte tra l’1 e il 2 ottobre 2017 una sparatoria alla festa country di Las Vegas è stato un altro tassello di una scia di sangue che si trascina dalla notte del Bataclan di Parigi.

USA, strage record dopo il Bataclan

Era dall’11 settembre 2001 che in America non si verificava un attacco con un numero così elevato di morti. Un record, seppur negativo, che segna la storia degli Stati Uniti. La strage di Las Vegas ha avuto inizio attorno alle 22.30, quando il pubblico si era radunato per il concerto: sul palco si stava esibendo il cantante country Jason Aldean, quando sulla musica ha prevalso il rumore degli spari. Un uomo, poi freddato dalle teste di cuoio, Stephen Paddock ha iniziato a sparare dal 32esimo piano del Mandalay Bau Hotel: hanno perso la vita 58 persone e ne sono state ferite 489.

Un altro tragico record è quello dell’attentato alla Manchester Arena alla fine del concerto di Ariana Grande nel maggio 2017. Un uomo con un attacco suicida, si è fatto esplodere trascinando con sé altre 22 persone e provocando più 120 feriti, tra cui molti bambini che stavano assistendo al concerto. L’Inghilterra non vedeva attacchi di questo genere dagli attacchi di Londra del 7 maggio 2005.

Bataclan, l’inizio degli attacchi

L’attentato che ha dato il via alla tragica serie di attacchi nei luoghi di ritrovo di massa è l’attentato del Bataclan, avvenuto la notte del 13 novembre 2015 a Parigi. Nel locale si trovavano circa 1500 persone che voleva assistere al concerto del gruppo rock Eagles od Death Metal. Improvvisamente, intorno alle 21.30, nel locale parigino fanno irruzione tre terroristi armati di kalashnikov e cinture esplosive che sparano sulla folla. Gli attentatori tengono in ostaggio i presenti: 89 persone muoiono, tra cui l’italiana Valeria Solesin. Un centinaio di persone vengono ferite in modo grave. La stessa notte Parigi è sconvolta dal volto del terrorismo islamico, con altri quattro episodi terroristici simili, che hanno causato in totale 130 vittime.Gravi anche i bilanci degli attacchi ai concerti del Club Reina di Istanbul e di Ansbach in Germania. Il primo si è verificato la sera di Capodanno del 2017, quando un uomo vestito da Babbo Natale ha fatto irruzione nel Club e ha aperto il fuoco sui presenti con un kalashnikov, mietendo 39 vittime. Nel luglio 2016 in Germania, all’ingresso di un concerto, un uomo si è fatto esplodere provocando 15 feriti, di cui 4 in gravi condizioni. Infine la strage al Pulse di Orlando, il club gay in Florida dove un uomo di nazionalità afghana ha iniziato a sparare provocando 49 vittime. L’uomo ha tenuto in ostaggio alcune persone nel corso della serata e, nonostante si sia dichiarato un sostenitore dell’Isis, la Cia e l’Fbi pensano si sia trattato di un attacco indirizzato contro la comunità Lgtb.