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Quanto guadagna Raiola dal calciomercato? Da Pogba a Donnarumma

Raiola

Da Pogba ad Ibrahimovic, quanto ha guadagnato Mino Raiola dalle varie trattative di calciomercato? E soprattutto, chissà quanto guadagnerà nel caso in cui il Milan dove decidere di vendere Donnarumma.

Raiola, quanto guadagna uno dei procuratori più importanti nel mondo del calcio? Soprattutto nella sessione estiva di calciomercato 2016, Raiola ha guadagnato tantissimo ma ha soprattutto dimostrato di riuscire ad aumentare le proprie entrare, non solo tramite le cessioni, ma anche grazie ai rinnovi dei propri assistiti.

Un continuo di strategie con un solo obiettivo: aumentare quanto più è possibile le proprie entrate. E i giocatori? Certo, firmano contratti milionari e vestono maglie di grandi squadre come Manchester United, Real Madrid e Juventus arrivando sempre (o quasi) allo scontro con i club titolari dei cartellini dei suoi assisti. Scontri che purtroppo hanno visto troppo spesso capitolare i club, anche se a fronte di incassi da record. E così, dopo Pogba, Ibrahimovc e Balotelli, Raiola è riuscito ad avere dei contrasti anche con il Milan, facendo sì che Gigio Donnarumma rifiutasse il rinnovo di contratto proposto dal duo Fassone-Mirabelli, nell’intento di poter poi negoziare con club pronti ad offrirgli un lauto ingaggio.

Raiola, da Pogba ad Ibrahimovic: le cifre

Con il passar degli anni, e con l’aumentare delle trattative e dei trasferimenti, Mino Raiola ha dimostrato tutta la sua bravura come procuratore. Certo, i modi potranno non piacere ma ha sempre saputo spingere i proprio assistiti nei club migliori, facendoli guadagnare ingenti somme. Ingaggi che hanno permesso anche allo stesso Raiola di arricchirsi, così come è accaduto nella sessione di calciomercato dell’anno scorso. Secondo il libro dello Spiegel “Footbal Leaks”, Raiola ha incassato in totale 49 milioni di euro per il passaggio di Paul Pogba dalla Juventus al Manchester United. Infatti, secondo un accordo firmato dal direttore generale della Juve Giuseppe Marotta e da Raiola circa tre settimane prima della vendita del giocatore, dei 105 milioni di euro pagati la scorsa estate dal club inglese, 27 milioni sono andati al procuratore italiano e alla sua società Topscore Sports Limited. Il ManchesterUnited, a sua volta, ha concordato con Raiola l’8 agosto del 2016 il pagamento di 19,4 milioni di euro in cinque rate entro la fine di settembre del 2020. A questi, va aggiunto il compenso dello stesso Pogba per il suo procuratore, cioè altri 2,6 milioni di euro, arrivati dal Manchester e versati all’agenzia di Raiola Uuniqq, con sede nel Principato di Monaco.

Somme di gran lunga inferiori, ma comunque alte per gli standard a cui è abituato il calcio italiano, sono quelle che Raiola è riuscito a negoziare per l’arrivo al Manchester di Zlatan Ibrahimovic. Grazie a Mino Raiola, l’ex capitano della Svezia è riuscito ad ottenere un ingaggio lordo di 22,6 milioni di euro, cioè 435.000 euro a settimana. A questi vanno sommati i bonus per i gol e gli assist realizzati dall’attaccante svedese: 280.000 per i primi cinque gol o assist in gare ufficiali, 470.000 euro dal sesto al decimo gol, 660.000 euro dall’undicesimo al 15esimo, 850.000 euro dal 16esimo al 20esimo, 1,13 milioni dal 21esimo al 35esimo e 2,27 milioni dal 36esimo al 40esimo gol. Cifre certamente inferiori a quelle di Pogba ma, considerando quanto Raiola è riuscito a far guadagnare allo svedese (e a guadagnare grazie allo svedese) con il passaggio a squadre del calibro di Juventus, Inter, Barcellona e Psg, l’accordo raggiunto nella passata stagione con il club di Mourinho va più che bene.

A questo punto, non resta altro che aspettare e vedere come Raiola saprà agire anche con Donnarumma, il quale non aspetta altro di trovare una soluzione, sia economica che tecnica, migliore di quella presentata dal Milan, potendo così dimostrare di aver fatto la scelta migliore nel non rinnovare e non rinunciando così alla possibilità di partecipare al prossimo mondiale.

Dunque, un’altra possibile bandiera ha deciso di seguire le strategie del potente e competente Raiola. Resta solo da vedere quanto, a lungo andare, avrà ragione il procuratore italiano o gli appassionati di calcio che hanno reagito, per l’ennesima volta, con sdegno nei confronti di chi ha deciso di badare più ai soldi che al cuore.