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Ragusa, bimbi maltrattati all'asilo. Maestre a giudizio

Ragusa

Rinvio a giudizio per due maestre di un asilo di Ragusa, accusate di maltrattamenti nei confronti dei bambini che frequentavano la scuola

Due maestre di un asilo del Ragusano sono state rinviate a giudizio dal Gup di Ragusa. Le due indagate sono state accusate di maltrattamento nei confronti di alcuni bambini dell’asilo dove insegnavano.

Bambini maltrattati in un asilo di Ragusa: il racconto dei fatti

Le indagini contro le due maestre erano iniziate nel giugno di un anno fa, dopo delle segnalazioni effettuate alla Squadra Mobile di Ragusa da parte di alcuni genitori decisamente preoccupati dal fatto che i figli non volessero più andare a scuola. E non si spiegavano il motivo.

All’inizio, gli stessi genitori avevano manifestato questo malessere dei figli al Preside della scuola. Ma nonostante l’impegno da parte del dirigente non erano riusciti ad ottenere una risposta esaustiva, come dimostrano anche il fatto che le due maestre per un po’ di tempo hanno continuato ad esercitare tranquillamente la propria attività. L’immediata risposta da parte di alcuni genitori è stata quella di iscrivere i figli in un’altra scuola, mentre altri hanno continuato la loro lotta effettuando delle segnalazioni alla Squadra Mobile di Ragusa.

Le indagini, che hanno visto coinvolta anche la Procura di Ragusa, sono state delicate e si sono concluse lo scorso novembre, grazie ad alcune intercettazioni audio e video nell’aula. Quello che è emerso è stato sconvolgente. In un episodio, le due maestre hanno minacciato in questo modo uno dei bambini: “Alzati, ti do tanti di quegli schiaffoni! Sei un bambino insopportabile! E’ un incubo…”. Ad un bimbo che chiedeva di andare in bagno, la risposta di una delle due è stata tremenda a dir poco: “A casa tua la fai la cacca: ti do all’orco, lo chiamo… così se lo mangia e ce lo toglie dai piedi..”. Altrettanto terribile è stata la risposta ad un altro piccolo che piangeva: “Se piangi ancora ti lascio solo, non lo fare più, non ti azzardare…”. Terrificante.

Le richieste contro le due maestre

Dopo quanto emerso dalle intercettazioni, l’iniziale richiesta, però rigettata dal Gip (in quanto “non sussistente l’abitualità del reato”), è stata quella di un’ordinanza cautelare nei confronti delle due donne.

A questo punto, la Procura ha chiesto e poi ottenuto il rinvio a giudizio per “maltrattamento degli alunni, a loro affidati per ragioni di istruzione ed educazione”, seguiti inoltre da “rimproveri aspri, ingiurie e umiliazioni, alimentando in tal modo un clima di permanente intimidazione, il tutto aggravato dal fatto di aver abusato dei poteri ed in violazione dei doveri inerenti la pubblica funzione”.

Gli avvocati delle due donne, dopo il rinvio a giudizio, hanno fatto notare che la decisione del Gip di respingere l’iniziale richiesta di custodia cautelare è stata presa perchè “non erano emersi dalle indagini elementi tali da far presumere comportamenti violenti, minacciosi o vessatori nei confronti degli alunni né che tali comportamenti abbiano avuto una gravità tale da cagionare sofferenze psichiche e fisiche agli alunni”. La prima udienza avverrà il prossimo 5 marzo 2018.