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Rapper e politici italiani nel mirino di Bello Figo

Rapper e politici italiani nel mirino di Bello Figo

Bello Figo non è un rapper e dice nulla di politicamente significativo. Ma condanna politica e rapper. L'una, irrilevante e gli altri, vuoti. Lo avete mai visto? Bello Figo lo si trova parecchio, in rete. E sempre per motivi piuttosto stupidi. Con la sua faccia più o meno simpatica in bella mostr...

Bello Figo non è un rapper e dice nulla di politicamente significativo. Ma condanna politica e rapper. L’una, irrilevante e gli altri, vuoti.

Lo avete mai visto? Bello Figo lo si trova parecchio, in rete. E sempre per motivi piuttosto stupidi. Con la sua faccia più o meno simpatica in bella mostra e il suo ciuffo colorato. Inconfondibile. Ma è uno dei personaggi del momento, nel panorama mediatico di oggi.

Bello Figo è uno Youtuber di Parma dalle origini ghanesi emerso, con le sue canzoni rap, a catalizzare l’attenzione degli osservatori dei costumi nazionali. I suoi pezzi sono piuttosto scarsi dal punto di vista musicale e accompagnati da video amatoriali. Ma si spaccia per l’incubo reale di molti italiani: un immigrato che sta in Italia a spese nostre e che non fa un tubo dalla mattina alla sera.

I brani di bello Figo hanno titoli come “Non pago affitto”, “Referendum costituzionale” o “Swag Berlusconi”. E ci raccontano la storia di un migrante che se ne sta qui con i famosi 35 euro al giorno, alloggiando in alberghi a 5 stelle, facendo niente se non delinquere e lamentarsi per l’assenza del wi-fi. E vota Renzi. Un personaggio, insomma, che potrebbe vagamente ricordare quelli di “Drive In” o del “Paninaro” di Enzo Braschi. Poi, un giorno, accade che alcuni suoi concerti vengano annullati per minacce razziste. E così, Bello Figo si trasforma in un’icona martire di se stesso.

Su YouTube, Bello Figo ha circa 20 mila iscritti e qualche milione di visualizzazione per pezzo. Partecipa al talk show “Dalla vostra parte“, in onda su Rete 4 e condotto da Maurizio Belpietro. E poi va a trovare Fazio e Striscia la Notizia. Sembra una burla, l’ennesima satira verso il sistema. Ma è tutto vero. Anzi, Bello Figo, con il suo essere un non-rapper sta diventando un icona. E anzichè insorgere, si trastulla. E ci prende per i fondelli tutti. Noi che, una volta, applaudivamo Moana Pozzi e Cicciolina. La storia è un ciclo che si ripete. Solo una domanda: che succede se il messaggio di Bello Figo viene preso per vero dalla televisione e se Belpietro, la Mussolini e Salvini credono sul serio Bello Figo?