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Referendum, il comitato del no denuncia: siamo stati tagliati fuori dallo spoglio

Referendum, il comitato del no denuncia: siamo stati tagliati fuori dallo spoglio

Grande tensione a Castelnuovo di Porto, il “bunker” a pochi chilometri da Roma, sulla via Flaminia, dove sono custodite le schede e i voti degli italiani residenti all’estero. C’è chi, tra i rappresentanti di lista del comitato del No, denuncia un grande ritardo nelle operazioni di accred...

Grande tensione a Castelnuovo di Porto, il “bunker” a pochi chilometri da Roma, sulla via Flaminia, dove sono custodite le schede e i voti degli italiani residenti all’estero.

C’è chi, tra i rappresentanti di lista del comitato del No, denuncia un grande ritardo nelle operazioni di accreditamento, ma non solo: “Hanno iniziato senza di noi ad aprire alcuni scatoloni”, e naturalmente c’è chi si lamenta. E sia da Sinistra Italiana che dal Movimento 5 Stelle c’è chi spiega di non essere riuscito ad entrare e anche in quale maniera sarebbero stati respinti all’ingresso dei rappresentanti di lista: “Siamo rimasti tutti fuori per oltre due ore. Ora stiamo entrando, ma non abbiamo potuto controllarle molti impicci”, spiegano quelli del Movimento 5 Stelle.

E’ ovviamente chiaro che la tensione sia alta, anche perché il voto degli italiani all’estero può risultare decisivo per il verdetto finale del referendum costituzionale. Ieri i 210 voli provenienti da 195 sedi estere sono atterrati all’aeroporto di Fiumicino, da dove i plichi con le schede elettorali sono stati poi presi e consegnati ai funzionari della Corte d’Appello, l’ufficio a cui fa capo la cosiddetta Circoscrizione Estero, suddivisa in 4 aree (Europa, Nord e Centro America, Sud America, Africa-Asia-Oceania-Austra. Circa 3 milioni sono gli aventi diritto di voto, circa l’8% del corpo elettorale complessivo. Una percentuale che può essere l’ago della bilancia, come già accaduto più volte in passato.

La delegazione dei comitati del No incaricata di seguire lo scrutinio del voto all’estero per il referendum nella struttura di Castelnuovo di Porto della Protezione Civile dove sono stati allestiti gli appositi seggi non sono stati ammessi per una questione burocratica dai funzionari della Corte di Appello responsabili degli accreditamenti dei rappresentanti di lista. Lo denuncia il gruppo parlamentare di Sinistra Italiana, definendo “inaccettabile” l’esclusione della delegazione del No. Con richiesta di “risolvere nei prossimi minuti” l’impasse, nella convinzione che l’errore non sia da addebitarsi ai comitati del no ma alla burocrazia.

“Ci hanno impedito di entrare per prendere parte alle operazioni di spoglio dei voti degli italiani all’estero qui a Castelnuovo di Porto. Siamo gli unici che sono stati lasciati fuori e questa è davvero una scorrettezza grave!”, denuncia il consigliere regionale M5S Davide Barillari rimasto fuori dei cancelli del capannone dove sono state portate le schede di voto degli italiani residenti all’estero. “Ora sta arrivando anche la polizia – avverte Barillari – perché si sta commettendo una violazione gravissima…”.