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Referendum Veneto, Oliviero Toscani insulta chi ha votato si: 'Non parlano neppure italiano'

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Referendum Veneto,arrivano le critiche per i votanti.Questa volta è Oliviero Toscani a lanciare la polemica.Considerazioni poco garbate piovono sui veneti.

Referendum Veneto, arrivano le critiche per i votanti. Non poteva che scoppiare un’altra polemica intorno al caso del referendum tenutosi domenica 22 ottobre. Questa volta è Oliviero Toscani a lanciare la polemica. L’uomo ha dato degli ignoranti a tutti coloro che hanno votato per il Referendum Veneto. In un’intervista in diretta a Radio Padova non si trattiene con i termini e oltre alla parola “ignoranti” usa “mona”. I votanti veneti quindi, secondo il fotografo, sono dei veri “mona” e non sanno nemmeno parlare l’italiano. A differenza di Milano, che non ha quasi praticamente votato, i veneti sarebbero incivili e contadini.

Referendum Veneto: gli sviluppi

Referendum Veneto, ora si sanno i risultati. L’affluenza è stata registrata al 57,2%, un dato del quale il governatore Luca Zaia va fiero. I risultati non potevano che essere quindi positivi. Tutte le province venete hanno registrato una percentuale molto alta del “sì” la media è del circa 98%. Un “sì” schiacciante e spudorato. Che infine, non rivela niente di nuovo. Il governatore Luca Zaia, dopo aver coinvolto gran parte del popolo veneto, si è già messo al lavoro per studiare un progetto di legge sull’autonomia. Alcune richieste, che verranno presentate al Governo, sono già state rivelate.

Le volontà dei veneti

I veneti vogliono i 9/10 delle tasse e tutte le 23 materie. Il Presidente della Regione Veneto vuole scendere a trattative soltanto e direttamente con il Governo e il Presidente del Consiglio. Questo lo dichiara in un’intervista ai microfoni della Radio Rtl 102.5. Risponderà anche alle polemiche sorte da parte di Gianclaudio Bressa e di Maurizio Martina. I due tentano di spegnere l’entusiasmo dei veneti citando gli articoli 116 e 117 delle Costituzione Italiana. I quali di fatto non permettono l’autonomia su materie fiscali, di sicurezza e molte altre. Zaia però vuole trattare soltanto con il Governo e con il Presidente del Consiglio, non intende entrare in discussioni con altri.

Le accuse di Toscani

In questo clima, in parte di tensione ma in parte di gioia, arrivano le accuse di Toscani. Il fotografo italiano sputa sentenze piuttosto “pesanti” nei confrotni del popolo veneto. Oltre ad aver dato degli ubriaconi agli abitanti della regione, arriva anche a definirli dei “mona”. La parola anche se non sembra così grave in realtà è da considerarsi un insulto. Uno tra i tanti. Secondo il fotografo tutti quelli che sono andati a votare il Referendum Veneto di domenica 22 ottobre sono solo degli ignoranti e contadini. “Non sanno neanche parlare l’italiano” dice. Toscani afferma che tutti i votanti rappresentano in realtà la minoranza intellettuale. L’uomo si pronuncia in questi termini durante un’intervista su Radio Padova. I conduttori del programma del mattino lo hanno chiamato per sapere la sua opinione. Ovviamente il maestro della provocazione non poteva che far scatenare una polemica. Lui comunque si defende dicendo che sono stati i veneti a chiedere cosa ne pensava. Se nessuno glielo avesse chiesto lui non avrebbe detto niente.

Paragone con Milano

Toscani non poteva che fare un paragone con l’amata città milanese. Ci tiene a sottolineare come Milano in realtà si sia dimostrata molto più civile rispetto alle province venete. A Milano infatti si tocca il record di astensione al voto. Meno della metà degli avanti diritto si sono recati alle urne. Milano quindi, secondo Toscani, è civile mentre “i contadini là” non parlano nemmeno l’italiano.