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Regeni: Egitto vuole indagare fino alla soluzione del caso

Regeni: Egitto vuole indagare fino alla soluzione del caso

L'Egitto non cede sulla vicenda Regeni. Il ministro del petrolio Tarek El Molla promette collaborazione con l'Italia per risolvere il caso Lo ha assicurato il ministro del petrolio egiziano Tarek El Molla: "L'Egitto non mollerà sulla vicenda Regeni finché il caso non sarà risolto". A margine del...

L’Egitto non cede sulla vicenda Regeni. Il ministro del petrolio Tarek El Molla promette collaborazione con l’Italia per risolvere il caso

Lo ha assicurato il ministro del petrolio egiziano Tarek El Molla: “L’Egitto non mollerà sulla vicenda Regeni finché il caso non sarà risolto”. A margine dell’Offshore Mediterranean Conference 2017, che si apre oggi a Ravenna, il politico egiziano ha confermato la piena collaborazione del governo egiziano con l’Italia affinché la verità sulla morte di Giulio Regeni sia scoperta definitivamente.

“L’attenzione del Governo sul caso Regeni – ha proseguito El Molla – è al livello massimo. Posso confermare che sono stati fatti grandi progressi con la collaborazione tra la procura italiana e l’Egitto. Stanno lavorando bene insieme”.

“E’ prevista – ha aggiunto il ministro – una visita in Egitto a inizio aprile da parte italiana per finalizzare la consegna di documenti richiesti dalla Procura”. Il ministro ha anche sottolineato che “Egitto e Italia sono amici da anni e continuerà così. Diamo valore a questo rapporto, faremo ciò che serve per risolvere la situazione”. Quanto all’Eni, presente in Egitto con molte attività, El Molla ha ribadito che non avrà “nessun impatto” dalla vicenda Regeni.

Giulio Regeni era un dottorando italiano dell’Università di Cambridge. Fu rapito il 25 gennaio 2016, giorno del quinto anniversario delle proteste di piazza Tahrir, e il suo corpo fu ritrovato il 3 febbraio successivo. L’omicidio di Regeni è ancora avvolto dal mistero: non ha un movente e non ha un colpevole.

Le condizioni della sua salma, ritrovata in un fosso lungo l’autostrada Cairo-Alessandria d’Egitto, hanno fatto propendere le indagini per l’ipotesi di tortura forse in connessione con la vicinanza di Regeni con il movimento sindacale che si oppone al governo del generale al-Sisi. L’uccisione di Regeni, mai stata chiarita, ha aperto vari tavoli di discussione tra Italia e Egitto. Le affermazioni del ministro del petrolio El Molla non fanno che confermare l’attenzione dell’Egitto sul caso dello studente italiano.