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Regeni, la tutor di Cambridge invia email al pm Colaiocco

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La Procura di Roma ha ricevuto una mail da Maha Abdulrahaman, la tutor di Regeni in Egitto. Il pm Colaiocco resta insoddisfatto. Maha Abdulrahaman, la tutor di Regeni dell'università di Cambridge, ha mantenuto la sua promessa e ha inviato al pm romano Colaiocco una mail decisamente significativa. ...

La Procura di Roma ha ricevuto una mail da Maha Abdulrahaman, la tutor di Regeni in Egitto. Il pm Colaiocco resta insoddisfatto.

Maha Abdulrahaman, la tutor di Regeni dell’università di Cambridge, ha mantenuto la sua promessa e ha inviato al pm romano Colaiocco una mail decisamente significativa. Il contenuto non ha affatto soddisfatto il procuratore, che si aspettava ben altro dopo il silenzio della Abdulrahaman nella rogatoria del 6 giugno.

La tutor del ricercatore italiano sequestrato in Egitto poi ucciso aveva scelto il silenzio nella rogatoria di Londra. Dopo la mancata presa di posizione, la docente dell’università di Cambridge aveva promesso di farsi viva con una nota scritta. Il pm romano Colaiocco ha ricevuto ieri la mail da parte di Maha Abdulrahaman, ma è rimasto insoddisfatto.

Il testo infatti non chiarisce nulla sui dubbi degli investigatori italiani, perchè Maha si è limitata a poche righe e anche vaghe nel contenuto. La docente ha scritto che Regeni era coordinato negli studi dall’American University e non dall’università di Cambridge. Sostiene, inoltre, di aver avuto sporadici rapporti con Regeni, quindi di non sapere molto sul rapimento, le torture e l’uccisione dello studioso friulano. Dichiarazioni che non hanno soddisfatto il pm romano, perchè non collimano con quanto affermato dalla docente stessa ai funerali del giovane.

Anche le indagini sul pc di Regeni avevano svelato di un rapporto tutt’altro che sporadico tra la tutor ed il ricercatore. Il pm Colaiocco è rimasto stupito anche dalle dichiarazioni della docente rilasciate alla stampa inglese. La Abdulrahaman aveva detto di non essersi mai rifiutata di collaborare con le autorità italiane distorcendo così la realtà dei fatti.

Dopo la mail ricevuta, la procura di Roma resta nel buio più totale riguardo la morte di Regeni. Ci si aspettava maggiore collaborazione da parte della tutor. Resta dunque ancora avvolta nel mistero la tragica fine del ventottenne italiano, massacrato al Cairo 4 mesi fa.