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Renato Zero: shopping con accompagnatore speciale? Le foto

Renato Zero

Renato Zero fa shopping a Milano con un accompagnatore speciale. Tra negozi di lusso e un caffè, pochi lo riconoscono. Ma a lui va bene così.

Forse a Milano non ci sono molti “sorcini”… Pare infatti che il loro re possa passeggiare tranquillamente per le vie del quadrilatero della moda senza che nessuno lo riconosca. Renato Zero, in effetti, è quasi irriconoscibile. Nessuno dei passanti lo ferma, mentre lui osserva ed entra nei negozi del lusso, beve un caffè al bar, tira fuori l’ombrello per ripararsi dalla pioggia… Il tutto sempre vicino al suo accompagnatore speciale.

Pomeriggio di relax per Renato Zero

Milano, Renato Zero a passeggio nel quadrilatero della modaMilano, Renato Zero a passeggio nel quadrilatero della moda

Così Renato Zero si è concesso una giornata di puro relax a Milano. Tra negozi di lusso e un caffè, passeggiando sotto qualche goccia di pioggia. Meglio comunque che nessuno lo abbia riconosciuto. Anche perché Renato Zero non è per niente il tipo a cui piace l’adulazione a ogni costo, soprattutto per strada. Lui è fatto così. Si accontenta di una passeggiata, qualche acquisto (di lusso, ovviamente) e di un buon caffè. Con l’auricolare sempre nell’orecchio…

Milano, Renato Zero a passeggio nel quadrilatero della moda

Renato Zero era stato visto anche in pieno centro a Roma, in via del Babbuino, sempre in compagnia di un ragazzo. Il noto cantante, anche in quell’occasione, si stava dedicando allo shopping in saldo. Ma, accortosi dei pararazzi, si era messo a giocare con il suo iPhone, scattando foto a ripetizione…

Milano, Renato Zero a passeggio nel quadrilatero della moda

Renato Zero e la brutta storia del figlio adottivo

Qualche tempo fa ci sono stati guai per il figlio adottivo di Renato Zero, Roberto Fiacchini. L’uomo è stato infatti allontanato da casa dal giudice per maltrattamenti in famiglia verso moglie e figlie. Secondo quanto stabilito dalla magistratura, le violenze sono durate dal mese di settembre 2012 all’aprile 2013. Adesso il gip Carmine Castaldo ha stabilito l’allontanamento dalla dimora familiare per Fiacchini.

Il giudice ha stabilito che Roberto Fiacchini, 40 anni, dovrà inoltre versare duemila euro al mese per il mantenimento della moglie e delle figlie. Dalla moglie, per precisione, si era separato nel 2010, dopo sei anni di matrimonio. Proprio la separazione è stata la motivazione alla base delle vessazioni di Fiacchini, secondo quanto stabilito dal magistrato. Nel 2011 Roberto Fiacchini aveva ripreso il rapporto con la donna, ma proprio a causa delle violenze la loro relazione si era presto interrotta di nuovo.

La denuncia della moglie di Roberto

Dopo mesi di tentativi andati a male, Maria Emanuela Vernaglia si è quindi rivolta alla magistratura per denunciare “la minacciosa, abituale e violenta condotta” tenuta da Roberto Fiacchini. Il figlio adottivo di Renato Zero era oggetto a frequenti scoppi d’ira ai danni propri e in presenza delle figlie che spesso si spaventavano. Ora il giudice ha reso noto che “i maltrattamenti sono iniziati nel settembre dello scorso anno. Attraverso continue, perduranti e reiterate vessazioni di ordine psicologico e fisico. Rendendo penosa e intollerabile la convivenza alla moglie”.

Il giudice ha continuato la sua ordinanza scrivendo che esiste anche “un concreto pericolo di recidiva riguardo alla personalità dell’indagato. Soggetto di indole irascibile con pulsioni violente, che è solito maltrattare tutti i propri familiari. Creando un clima di forte apprensione se non di vera e propria paura all’interno delle mura domestiche”. Da ciò è stata presa la decisione di allontanare Roberto Fiacchini dalla dimora familiare, come “cautela minima che consente di interrompere l’attività delittuosa”.