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Renzi: chi sarà il sostituto? Ecco i candidati premier

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Con la vittoria del no al referendum si apre per il nostro Paese un momento di grande incertezza politica: chi sarà il successore di Matteo Renzi? Il premier Matteo Renzi ha già rassegnato le sue dimissioni al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che per il momento ha deciso di congela...

Con la vittoria del no al referendum si apre per il nostro Paese un momento di grande incertezza politica: chi sarà il successore di Matteo Renzi?

Il premier Matteo Renzi ha già rassegnato le sue dimissioni al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che per il momento ha deciso di congelare la situazione, in attesa della chiusura della discussione relativa alla legge di bilancio 2017. A breve si riunirà la direzione del Pd, e da lì emergeranno nuove indicazioni per capire qual è il panorama politico all’indomani del voto.

Nel frattempo, però, una cosa appare certa: l’Italia ha bisogno di un governo per poter definire la legge elettorale e poi, con ogni probabilità, andare alle elezioni anticipate. La domanda del momento è quindi più di ogni altra quella relativa a chi sarà il successore di Matteo Renzi.

Prima ipotesi: il governo tecnico

Il governo tecnico non lo vuole nessuno, quindi le possibilità che questa soluzione finisca per essere quella che si deciderà di porre in essere sono piuttosto basse. Le consultazioni, però, non sono ancora iniziate e, da queste, potrebbe emergere una situazione talmente ingarbugliata che questa scelta potrebbe finire con l’essere l’unica praticabile. Nel caso, il nome più quotato per il premier potrebbe essere quello dell’attuale ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan.

Seconda ipotesi: il governo politico

L’ipotesi di un governo politico sembra essere la più accreditata. La sconfitta del referendum, infatti, non sembra avere scalfito in alcun modo la solidità politica del Pd (a meno delle polemiche interne). I sostenitori di Renzi, infatti, sottolineano come, comunque, il premier sia riuscito ad aggiudicarsi un 40% degli elettori, percentuale che, se la consultazione fosse stata politica, gli avrebbe garantito quasi di sicuro una vittoria netta.

Di fatto, il Pd (con le relative alleanze) continua ad avere la maggioranza sia alla Camera, sia al Senato, perciò è da presumere che, nel caso di un governo politico, il nome del premier possa essere quello di un esponente di questo schieramento. Fra i nomi più quotati ci sono quelli degli attuali ministri Dario Franceschini e Graziano Delrio, anche se nelle ultime ore si è parlato con insistenza anche dell’attuale titolare degli Esteri Paolo Gentiloni.

Terza ipotesi: il governo istituzionale

L’ultimo scenario è quello di un governo istituzionale. In questo caso, il nome sembra essere per il momento soltanto uno, ovvero quello dell’attuale presidente del Senato Piero Grasso. L’idea, in questo caso, sarebbe quella di dare in mano il governo ad una figura il più possibile super partes, di alto profilo e che rappresenti soprattutto il senso di continuità da parte dello Stato.