> > Renzi, sconfitta senza attenuanti, governo va avanti

Renzi, sconfitta senza attenuanti, governo va avanti

Renzi

Sconfitta "senza attenuanti" per il Pd di Matteo Renzi a Roma e Torino. Auguri di buon lavoro ai neoeletti. Direzione Nazionale anticipata al 24 giugno. Il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha ammesso la sconfitta. Sala salva il Pd a Milano, ma a Roma e Torino la vittoria del Movimento 5 Stelle...

Sconfitta “senza attenuanti” per il Pd di Matteo Renzi a Roma e Torino. Auguri di buon lavoro ai neoeletti. Direzione Nazionale anticipata al 24 giugno.

Il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha ammesso la sconfitta. Sala salva il Pd a Milano, ma a Roma e Torino la vittoria del Movimento 5 Stelle è stata “netta è indiscutibile”.

Il voto chiaro segnale di bisogno di cambiamento

All’indomani della giornata di voto per i ballottaggi in oltre 120 comuni italiani, al Pd non resta che prendere atto dei risultati. Secondo la Presidente della Camera Laura Boldrini, la volontà popolare ha espresso “un segnale chiaro di bisogno di cambiamento“, sottolineando in modo particolare la bassa affluenza. “Bisogna riattivare la partecipazione” ha detto Laura Boldrini, “è come se gli italiani non ci credessero più”.

Buon lavoro a tutti gli eletti, il governo va avanti

Matteo Renzi ha commentato il risultato dei ballottaggi evidenziando che “il voto ha ragioni di forte valenza territoriale ma c’è un elemento nazionale: una vittoria netta e indiscutibile nei comuni dei 5 stelle contro di noi”. Chiaro il riferimento alle sconfitte a Roma e Torino, senza dimenticare quelle patite a Novara e Trieste (dove il sindaco uscente Pd è stato sconfitto).

Non si tratta, a parere di Renzi, di un “voto di protesta ma di cambiamento non solo nei comuni in cui ha vinto il Movimento 5 Stelle. Ha vinto chi ha interpretato meglio l’ansia di cambiamento“. In chiusura, il presidente del Consiglio ha rivolto “un caloroso buon lavoro a tutti gli eletti” promettendo che “il governo aiuterà tutti a cercare di fare bene” mentre prosegue a occuparsi “delle priorità istituzionali”.