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Da richiedenti asilo a calciatori: raccolta fondi per iscriversi al campionato

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I Corelli Boys sono una squadra di calcio composta da richiedenti d'asilo. Il team ha trionfato nel campionato UISP, e adesso sogna di partecipare ad un campionato ufficiale italiano.

Una bellissima favola di sport e non solo

Lo sport può creare realtà stupende, e aiutare a superare situazioni difficili e problematiche. L’avventura, tutt’ora in corso, del Corelli Boys porta speranza e ottimismo, in un momento dove l’immigrazione causa dilemmi dalla difficile risposta.

Si chiama Corelli Boys la prima squadra composta da richiedenti asilo in Italia. I giocatori sono ragazzi di poco più di vent’anni, che provengono da Guinea, Mali, Nigeria, Senegal, Gambia e diversi altri Paesi africani e asiatici e sono ospitati nel Centro di Accoglienza Straordinaria (Cas) di via Corelli a Milano. Qui l’associazione NoWalls ha pensato al calcio come mezzo di integrazione. Lingue, culture, religioni e nazionalità diverse che da mesi si uniscono, 3 volte alla settimana, nel campo da calcio, che permette loro di parlare la lingua universale, quella dello sport.

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L’allenatore Luis Patino

Un grande merito di questo successo va senza dubbio all’artefice della squadra: Luis Patino.
Luis, peruviano ed ex calciatore professionista, è ormai da tempo abilitato ad allenare nelle categorie federali avendo conseguito il patentino da allenatore. Ma il suo cuore l’ha portato non solo ad allenare ma a formare ed educare i Corelli Boys, rendendoli la squadra senza dubbio più solida ed organizzata, contribuendo ampiamente ai successi sul campo.
Per i Boys, Luis è molto più che un normale allenatore, è una vera guida ed un punto di riferimento necessario, ed è lui che, senza alcun compenso, si trova ogni settimana per ben tre giorni al Parco Forlanini di Milano per svolgere gli allenamenti con la squadra. L’obiettivo di questa avventura/progetto è quello di partecipare ad un campionato ufficiale.

Un sogno difficile ma possibile

Per raggiungere questo obiettivo, però, ci sono degli alti costi da sostenere per tesseramenti, visite mediche agonistiche, materiale sportivo, affitto del campo, trasferte. L’associazione NoWalls ha scelto di proporre la sfida dei Corelli Boys sulla piattaforma di fundraising Musicraiser per raccogliere i fondi necessari all’iscrizione della squadra, e regalare così un sogno a chi cerca di ricominciare, anche attraverso lo sport.

L’associazione NoWalls opera all’interno del Cas con numerosi volontari, attua progetti di alfabetizzazione attraverso la creazione la scuola di italiano e promuove lo sport come veicolo di scambio e socialità. Grazie all’impegno dell’allenatore e di tanti volontari, i Corelli Boys si allenano ogni settimana. Riescono anche a partecipare a vari tornei amatoriali e amichevoli organizzati da realtà o da associazioni amiche. Hanno già vinto uno di questi tornei, la No Borders League, ma la squadra punta ora ad iscriversi a un vero e proprio campionato, entrando a tutti gli effetti nel sistema del calcio dilettantistico milanese.