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Rimini, parla vittima dello stupro: "Saprei riconoscere il branco"

Rimini

La turista polacca stuprata da quattro persone su una spiaggia di Rimini, nonostante lo stato di forte schock, ha parlato con gli inquirenti

Nonostante lo stato di forte shock, la turista polacca stuprata in una spiaggia di Rimini da quattro persone è riuscita a parlare con gli inquirenti dal suo letto di ospedale dove attualmente è ricoverata.

Continua la caccia alle persone che hanno stuprato una turista polacca su una spiaggia di Rimini

La turista polacca vittima di uno stupro su una spiaggia di Rimini da parte di quattro persone, nonostante lo stato di forte shock, è riuscita a parlare con gli inquirenti che si occupano del caso dal letto di ospedale dove è ricoverata: “Saprei riconoscere chi mi ha fatto questo”, ha dichiarato la donna.

Nel frattempo continua la caccia degli stupratori, che potrebbero essere quattro maghrebini. Almeno un paio di esseri sembra che siano degli spacciatori, pista che gli investigatori stanno seguendo dopo il ritrovamento di una impronta digitale. Potrebbero risultare fondamentali le telecamere di sicurezza.

Le indagini della polizia

La squadra mobile è in piena attività e ha setacciato il lungomare di Miramare, i locali notturni, le colonie abbandonate e le vie traverse della Statale.

La polizia comunque è convinta di essere sulla pista giusta per quanto riguarda la ricerca dei quattro aguzzini che nella notte tra venerdì e sabato hanno violentato una turista polacca in una spiaggia di Rimini al Bagno 130, dopo aver tramortito l’amico che era in sua compagnia con una bottigliata in testa. Gli stessi aguzzini che poco dopo hanno anche abusato di una prostituta transessuale nella zona Statale di Miramare.

L’ipotesi che al momento prevale e che sembra essere più accreditata è che almeno un paio di componenti del branco facciano base in Romagna e forse hanno un’attività di spaccio. Inoltre, si ipotizza che il gruppo di violentatori si sia spostato a piedi dal lungomare fino alla Statale dove hanno violentato la prostituta transessuale. Questo perchè i quattro stavano tornando all’alloggio che occasionalmente occupano.

Per il momento non si esclude nessuna ipotesi, ma sembra comunque che gli aggressori potrebbero essere stati ospitati in Riviera solamente per l’estate, dove sono riusciti a mantenersi soprattutto grazie allo spaccio.

Le parole del sindaco di Rimini

Nel frattempo, il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi, ha fatto sapere che l’amministrazione si costituirà come parte civile. Lo si può leggere in una diffusa proprio dallo stesso sindaco: “Rimini è sconvolta per questa notte di violenza improvvisa, inaudita, belluina e crudele e si stringe intorno alle vittime”.

Il comune ha già attivato, insieme a varie istituzioni, tutte le varie misure di aiuto e supporto, sia quello medico-sanitario ma anche quello psicologico.